
II° INCONTRO POPOLARE
18 febbraio 2024 – ore 17
allo SPUM
Via Tiberio Fiorilli 10
Presenti relatori dell’Osservatorio sulle Smart City per l’Analisi e la Resistenza (O.S.C.A.R.) provenienti dal Trentino
promuove il CoordinamentoParadiso
Interventi dei relatori
Introduzione di Massimo (Coordinamento Paradiso)
Intervento di Rocco D’Alessandro (UniAMOci Trentino / ricercatore O.S.C.A.R.)
Intervento di Laura Tondini (Uniamoci Trentino / ricercatrice O.S.C.A.R.)
Appunti sulla Manifestazione No Smart City di Trento, 9 Settembre 2023
Intervento dell’Avv. Manola Bozzelli (Arbitrium, Pronto Soccorso Giuridico)
La comoda e la merda

RACCONTO TRAGICOMICO DI UN RICOVERO
AI TEMPI DEL COVID
di Giovanni Pandolfini contadino teatrante
Quinto piano, medicina generale trasformata per l’emergenza in reparto COVID, paziente 52/A.
Sono appena arrivato al mio letto nella stanzetta del reparto dopo una lunga giornata di delirio al pronto soccorso COVID .
Sono solo, mi viene da pensare “finalmente”, nella piccola stanza ci sono due letti soltanto ma al momento l’altro è vuoto.
In realtà non sono solo ma sono isolato, non posso vedere nessuno dei miei, arrivano a me solo infermieri e medici in scafandro di cui vedo solo gli occhi dietro alla visiera di plexiglass.
Non posso muovermi liberamente nella stanza.
Sono appena arrivato al mio letto nella stanzetta del reparto dopo una lunga giornata di delirio al pronto soccorso COVID .
Sono solo, mi viene da pensare “finalmente”, nella piccola stanza ci sono due letti soltanto ma al momento l’altro è vuoto.
In realtà non sono solo ma sono isolato, non posso vedere nessuno dei miei, arrivano a me solo infermieri e medici in scafandro di cui vedo solo gli occhi dietro alla visiera di plexiglass.
Non posso muovermi liberamente nella stanza.
Giovanni Pandolfini legge “La comoda e la merda”
L’assemblea cittadina contro le smart cities

Sembra che molte persone si facciano delle domande, quantomeno quando le narrazioni ufficiali confliggono col buon senso e vessano le giornate già complicate dei cittadini.
Alta la partecipazione all’incontro sulle smart cities a Villa Paradiso – ben oltre le 250 persone – per riflettere insieme sui reali scopi delle politiche cittadine della giunta Lepore, che sembrano indirizzarsi verso il controllo sociale e il disciplinamento dei cittadini, promuovendo città “smart, green e pensate per migliorare la qualità della vita degli abitanti”.
Sarà che i cittadini di questo “benessere” distribuito con tanto altruismo non se ne sono proprio accorti e anzi al momento ne hanno avuto solo una inquietante impressione; sarà che i milioni di euro che giungono a pioggia dal governo nazionale, dall’EU, da aziende che lavorano per la NATO per la realizzazione del progetto insinuano poco rasserenanti sospetti (se puntassero alla nostra salute e serenità basterebbero molto meno fondi…); sarà che tali politiche sono caratterizzate da elementi che ricordano intenzioni poco benevole appena vissute negli anni della pandemia: controlli, permessi, ricatti economici, limitazioni degli spostamenti, INSOMMA il buon senso porta i cittadini più attenti ad insospettirsi e a farsi la domanda: MA LO FARANNO DAVVERO PER IL NOSTRO BENE?
Sarà che i cittadini di questo “benessere” distribuito con tanto altruismo non se ne sono proprio accorti e anzi al momento ne hanno avuto solo una inquietante impressione; sarà che i milioni di euro che giungono a pioggia dal governo nazionale, dall’EU, da aziende che lavorano per la NATO per la realizzazione del progetto insinuano poco rasserenanti sospetti (se puntassero alla nostra salute e serenità basterebbero molto meno fondi…); sarà che tali politiche sono caratterizzate da elementi che ricordano intenzioni poco benevole appena vissute negli anni della pandemia: controlli, permessi, ricatti economici, limitazioni degli spostamenti, INSOMMA il buon senso porta i cittadini più attenti ad insospettirsi e a farsi la domanda: MA LO FARANNO DAVVERO PER IL NOSTRO BENE?
In sala diverse sono state le proposte di disubbidienza civile e molto esaustivo (e realistico..) il quadro distopico illustrato dai relatori.
Interventi dei relatori
Introduzione di Fabrizio (Coordinamento Paradiso / ricercatore O.S.C.A.R)
Intervento di Alessio Gasperini (Miracolo a Milano / ricercatore O.S.C.A.R)
Intervento di Angela Donati (Gruppo Stop 5G Emilia-Romagna)
Intervento dell’Avvocato Mario Marcuz
L’interesse spinge il COORDINAMENTO PARADISO e la rete O.S.C.A.R. ad approfondire la tematica in altri incontri e promuovere mobilitazioni che facciano sentire la voce dei cittadini in contrasto con quella dei padroni della città, da cercare certamente molto più lontano da Palazzo D’Accursio.
Tecnocrazia al servizio del capitale
VERSO LA MOBILITAZIONE NAZIONALE A MILANO
Domenica 3 dicembre 2023 – Piazza Duca D’Aosta h.14
Domenica 3 dicembre 2023 – Piazza Duca D’Aosta h.14
Dalle Smart Cities all’Identità Digitale Europea, dalle ZTL alla Gentrificazione. Dall’Economia di Guerra all’aumento delle Spese Militari, dalle Basi nel nostro Paese all’Imperialismo occidentale nel mondo, in Donbass come in Palestina. Dal Carovita alle condizioni di Lavoro precarie. Dalla Scuola centro di indottrinamento, fino alla Sanità, privatizzata e corrotta dagli interessi farmaceutici. Tra Propaganda mass-mediatica e revisionismo storico, tra Elitarismo e Tecnocrazia, in uno Stato di Emergenza Permanente…
In ogni ambito la popolazione affronta il deterioramento delle proprie condizioni di vita e la progressiva compressione dei diritti.Un’agenda politica di controllo, disciplinamento e militarizzazione della società, spinta dalla crescente competizione geopolitica globale e facilitata dai nuovi mezzi tecnologici, divenuti strumento distopico di oppressione collettiva e individuale. I mandanti? I soliti noti. La strategia? Sempre la stessa, fatta di emergenzialismo, di propaganda, di repressione, di guerra e sfruttamento. Liberiamocene!
Video Promozionale di FRITZ the CAT
La manifestazione contro le città-prigione

A TRENTO MIGLIAIA DI PERSONE
Come riporta il canale telegram dell’Assemblea Popolare di Busto Arsizio ““È stato un corteo lungo in una giornata particolarmente calda e indubbiamente stancante, partecipato da più di 1000 persone, condito da numerosi interventi, giustamente rumoroso, perfino applaudito in un paio di frangenti da qualcuno che si beveva l’aperitivo al bar. Durante il corteo qualche simpatico adesivo ha disturbato provvisoriamente le riprese di diverse telecamere spione del centro tra gli applausi festosi del corteo. I blade runner londinesi offrono spunti di intervento che vengono colti anche qui.”
Non sono neppure mancate le solite rappresentazioni ‘di forza’ degli uomini in blu i quali, in svariate occasioni, bardati di tutto punto, non hanno saputo resistere alla tentazione di abbassare i caschi, alzare gli scudi, posizionare le gambe in assetto di difesa eccetera eccetera, noncuranti delle risate di chi passava loro accanto.
E dato che alla farsa (che sempre nasconde il peggio) non c’è fine, neppure hanno permesso a due novelli sposi di uscire sul ciottolato davanti al comune (presidiato) per le foto di rito, mentre i manifestanti gridavano ‘bacio, bacio!!).
L’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna condivide l’auspicio dell’Assemblea Popolare di Busto “che questa bella giornata apra una stagione di lotta che veda nella critica dello sviluppo tecnologico e al capitalismo della sorveglianza il focus, senza delegare il nostro da farsi, senza partiti, senza padrini e senza padroni. Dalle assemblee alle piazze. Come piace a noi.”
Non sono neppure mancate le solite rappresentazioni ‘di forza’ degli uomini in blu i quali, in svariate occasioni, bardati di tutto punto, non hanno saputo resistere alla tentazione di abbassare i caschi, alzare gli scudi, posizionare le gambe in assetto di difesa eccetera eccetera, noncuranti delle risate di chi passava loro accanto.
E dato che alla farsa (che sempre nasconde il peggio) non c’è fine, neppure hanno permesso a due novelli sposi di uscire sul ciottolato davanti al comune (presidiato) per le foto di rito, mentre i manifestanti gridavano ‘bacio, bacio!!).
L’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna condivide l’auspicio dell’Assemblea Popolare di Busto “che questa bella giornata apra una stagione di lotta che veda nella critica dello sviluppo tecnologico e al capitalismo della sorveglianza il focus, senza delegare il nostro da farsi, senza partiti, senza padrini e senza padroni. Dalle assemblee alle piazze. Come piace a noi.”
‘Trento’ Contestazione sotto il palazzo della RAI Trentina
Città prigioni
ARRIVA LA CITTA’-PRIGIONE INTELLIGENTE
Con 600 telecamere Trento dispiega una sorveglianza invasiva e totalitaria: verranno monitorati video, conversazioni e canali social del nostro smartphone.
Ora Trento è anche la prima città in Italia a sperimentare l’E-WALLET, che gestirà la nostra vita da remoto.Conti correnti, documenti, consumi, spostamenti e salute non saranno più nelle nostre mani.
Ora Trento è anche la prima città in Italia a sperimentare l’E-WALLET, che gestirà la nostra vita da remoto.Conti correnti, documenti, consumi, spostamenti e salute non saranno più nelle nostre mani.
E sono ormai numerose le città italiane in cui è possibile trovare pezzi delle applicazioni coinvolte nel paradigma Smart Cities. Venezia, Caorle, Trento, Firenze, Codogno, Roma e anche Bologna sono solo alcune, quelle con esplicitata tendenza al controllo dei cittadini e del territorio ‘a fin di bene’ (ma certo!) e che prospettano un contesto urbano e sociale di domani dove sempre maggiori quote di libertà verranno barattate con l’obbedienza.
video promo di Miracolo a Milano
Biolaboratori di guerra
Il Pentagono considera le armi biologiche e i vaccini le principali armi di guerra e di annientamento nelle loro mani, sia contro i propri nemici, sia contro il dissenso interno e il loro stesso popolo, sottoponendolo a continui stati di emergenza.
L’Europa non si discosta da questa prassi: per esempio in Italia il PNRR prevede al creazione di biolaboratori ad ‘alta sicurezza’ in ogni regione. E se consideriamo che tali armi sono considerate ancora più letali di quelle atomiche, comprendiamo chiaramente che lo scopo di governare terrorizzando le popolazioni non si è consumato nei tre anni di gestione pandemica.
Centinaia di migliaia di dollari vengono investiti in queste strutture. Il Ministero della Difesa USA dichiara ufficialmente di aver contribuito al mantenimento di 46 biolaboratori in Ucraina negli ultimi 20 anni; l’Ucraina ha ricevuto milioni di dollari per i biolaboratori costruiti al confine con la Russia che hanno provocato focolai di malattie sconosciute nella popolazione e che, assieme alla minaccia militare e atomica rappresentano una minaccia oggettiva alla Russia. Secondo il Comitato Investigativo Russo, gli Stati Uniti hanno versato più di 224 milioni di dollari nella ricerca biologica in Ucraina tra il 2005 e l’inizio del 2022, coinvolgendo inoltre giganti farmaceutici occidentali, organizzazioni non profit e persino il Partito Democratico statunitense.
Altre centinaia di biolaboratori sono disseminati in giro per il mondo, sia a scopo dichiaratamente militare, che civili e universitari pubblici finanziati misteriosamente sempre dal Pentagono (a Sigonella per esempio).
L’Europa non si discosta da questa prassi: per esempio in Italia il PNRR prevede al creazione di biolaboratori ad ‘alta sicurezza’ in ogni regione. E se consideriamo che tali armi sono considerate ancora più letali di quelle atomiche, comprendiamo chiaramente che lo scopo di governare terrorizzando le popolazioni non si è consumato nei tre anni di gestione pandemica.
Centinaia di migliaia di dollari vengono investiti in queste strutture. Il Ministero della Difesa USA dichiara ufficialmente di aver contribuito al mantenimento di 46 biolaboratori in Ucraina negli ultimi 20 anni; l’Ucraina ha ricevuto milioni di dollari per i biolaboratori costruiti al confine con la Russia che hanno provocato focolai di malattie sconosciute nella popolazione e che, assieme alla minaccia militare e atomica rappresentano una minaccia oggettiva alla Russia. Secondo il Comitato Investigativo Russo, gli Stati Uniti hanno versato più di 224 milioni di dollari nella ricerca biologica in Ucraina tra il 2005 e l’inizio del 2022, coinvolgendo inoltre giganti farmaceutici occidentali, organizzazioni non profit e persino il Partito Democratico statunitense.
Altre centinaia di biolaboratori sono disseminati in giro per il mondo, sia a scopo dichiaratamente militare, che civili e universitari pubblici finanziati misteriosamente sempre dal Pentagono (a Sigonella per esempio).
Lo smantellamento dei biolaboratori Ucraini a causa della guerra in corso, ha creato la necessità di localizzarli altrove.
E l’Italia pare essere una delle destinazioni predilette da NATO e USA.
Opponiamoci al previsto insediamento imminente di un nuovo biolaboratorio a Pesaro. Il primo maggio andiamo tutti e tutte alla manifestazione di Pesaro.
E l’Italia pare essere una delle destinazioni predilette da NATO e USA.
Opponiamoci al previsto insediamento imminente di un nuovo biolaboratorio a Pesaro. Il primo maggio andiamo tutti e tutte alla manifestazione di Pesaro.
Tutti e tutte a Pesaro il 1° maggio !!
Fino all’ultimo respiro
Documentario sulla piattaforma STREEEN
Dal 20 ottobre 2022 Alfredo Cospito, anarchico individualista cinquantacinquenne, incarcerato da anni per diverse azioni da lui stesso pubblicamente rivendicate, è in sciopero della fame contro il regime di detenzione del 41bis e l’ergastolo ostativo a cui è sottoposto oramai da diversi mesi.
La sua non è solo una protesta personale, ma una battaglia politica contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo in generale, battaglia che dichiara di voler proseguire con forme diverse in caso gli venissero revocati tali provvedimenti e che invece, in caso contrario, porterà avanti fino alle estreme conseguenze.
La sua non è solo una protesta personale, ma una battaglia politica contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo in generale, battaglia che dichiara di voler proseguire con forme diverse in caso gli venissero revocati tali provvedimenti e che invece, in caso contrario, porterà avanti fino alle estreme conseguenze.
Solidarietà alle compagne e ai compagni sottoposte e sottoposti alla tortura del 41-bis!
il Resistendum del CLN

In un panorama pre-elettorale desolante, due schieramenti sono pronti ad assumere (l’uno o l’altro) la guida del Paese: si passano vicendevolmente il testimone per portare a compimento un risultato finale concordato e pilotato da NATO e USA di svendita del patrimonio, depauperazione dei cittadini, in un quadro di economia di guerra al servizio dell’allargamento della NATO, dell’arricchimento delle aziende di armi in stile fascista (dichiarato come fanno le destre o taciuto come fa il PD), da sempre cavallo del capitalismo, ovvero tramite il controllo, la propaganda e la repressione del dissenso, con tutti i mezzi possibili e di cui abbiamo avuto ampi assaggi in questi ultimi due anni. A nulla varrà la minima percentuale di cittadini che tali partiti realmente rappresenteranno, poiché l’impostazione dell’attuale legge elettorale darà comunque una legittimazione dalle urne alle loro coalizioni e alle politiche che adotteranno.
Indipendentemente dalle nostre singole decisioni di voto o di astensione dal voto, troviamo nella posizione del CLN una matura analisi della situazione politica a gestione anticostituzionale del Paese e pensiamo che l’idea del Resistendum veicoli molti contenuti (etici, politici e di diritto) che ci sentiamo di divulgare, affinché più persone possano venirne a conoscenza, decidere di parteciparvi e considerare la posizione, l’idea, il significato di rappresentanza e resistenza dal basso, fatto di lotte sui posti di lavoro e nelle piazze cittadine, ma anche di consapevolezza degli strumenti democratici di rappresentanza che se bene usati ci permetterebbero di vivere meglio di così.
Indipendentemente dalle nostre singole decisioni di voto o di astensione dal voto, troviamo nella posizione del CLN una matura analisi della situazione politica a gestione anticostituzionale del Paese e pensiamo che l’idea del Resistendum veicoli molti contenuti (etici, politici e di diritto) che ci sentiamo di divulgare, affinché più persone possano venirne a conoscenza, decidere di parteciparvi e considerare la posizione, l’idea, il significato di rappresentanza e resistenza dal basso, fatto di lotte sui posti di lavoro e nelle piazze cittadine, ma anche di consapevolezza degli strumenti democratici di rappresentanza che se bene usati ci permetterebbero di vivere meglio di così.

Incontro con Alberto Fazolo

LA RESISTENZA ANTIFASCISTA ALLE PORTE DELL’EUROPA
La Comune di Ravenna, ha organizzato per il 20 giugno, un incontro con Alberto Fazolo, internazionalista, scrittore e attivista politico che aveva come tema l’approfondimento e l’aggiornamento su ciò che sta succedendo in Ucraina.
La chiave di lettura antifascista ha messo in evidenza l’impressionante mole di stupidaggini, menzogne, strumentalizzazioni e propaganda, volte a disorientare e confondere la gente (vedi pensiero unico agitato durante la pandemia).
Di seguito riportiamo il resoconto completo dell’iniziativa, messo a disposizione dalle/dai compagne/compagni di Ravenna.
La chiave di lettura antifascista ha messo in evidenza l’impressionante mole di stupidaggini, menzogne, strumentalizzazioni e propaganda, volte a disorientare e confondere la gente (vedi pensiero unico agitato durante la pandemia).
Di seguito riportiamo il resoconto completo dell’iniziativa, messo a disposizione dalle/dai compagne/compagni di Ravenna.
Intervento di Alberto Fazolo
Dibattito