L’assemblea cittadina contro le smart cities

Assemblea Cittadina a Bologna contro le smart-city
Sembra che molte persone si facciano delle domande, quantomeno quando le narrazioni ufficiali confliggono col buon senso e vessano le giornate già complicate dei cittadini.
Alta la partecipazione all’incontro sulle smart cities a Villa Paradiso – ben oltre le 250 persone – per riflettere insieme sui reali scopi delle politiche cittadine della giunta Lepore, che sembrano indirizzarsi verso il controllo sociale e il disciplinamento dei cittadini, promuovendo città “smart, green e pensate per migliorare la qualità della vita degli abitanti”.
Sarà che i cittadini di questo “benessere” distribuito con tanto altruismo non se ne sono proprio accorti e anzi al momento ne hanno avuto solo una inquietante impressione; sarà che i milioni di euro che giungono a pioggia dal governo nazionale, dall’EU, da aziende che lavorano per la NATO per la realizzazione del progetto insinuano poco rasserenanti sospetti (se puntassero alla nostra salute e serenità basterebbero molto meno fondi…); sarà che tali politiche sono caratterizzate da elementi che ricordano intenzioni poco benevole appena vissute negli anni della pandemia: controlli, permessi, ricatti economici, limitazioni degli spostamenti, INSOMMA il buon senso porta i cittadini più attenti ad insospettirsi e a farsi la domanda: MA LO FARANNO DAVVERO PER IL NOSTRO BENE?
In sala diverse sono state le proposte di disubbidienza civile e molto esaustivo (e realistico..) il quadro distopico illustrato dai relatori.
Interventi dei relatori
Introduzione di Fabrizio (Coordinamento Paradiso / ricercatore O.S.C.A.R)

Intervento di Alessio Gasperini (Miracolo a Milano / ricercatore O.S.C.A.R)

Intervento di Angela Donati (Gruppo Stop 5G Emilia-Romagna)

Intervento dell’Avvocato Mario Marcuz


L’interesse spinge il COORDINAMENTO PARADISO e la rete O.S.C.A.R. ad approfondire la tematica in altri incontri e promuovere mobilitazioni che facciano sentire la voce dei cittadini in contrasto con quella dei padroni della città, da cercare certamente molto più lontano da Palazzo D’Accursio.