Biolaboratori di guerra

Biolab di guerra
Il Pentagono considera le armi biologiche e i vaccini le principali armi di guerra e di annientamento nelle loro mani, sia contro i propri nemici, sia contro il dissenso interno e il loro stesso popolo, sottoponendolo a continui stati di emergenza.
L’Europa non si discosta da questa prassi: per esempio in Italia il PNRR prevede al creazione di biolaboratori ad ‘alta sicurezza’ in ogni regione. E se consideriamo che tali armi sono considerate ancora più letali di quelle atomiche, comprendiamo chiaramente che lo scopo di governare terrorizzando le popolazioni non si è consumato nei tre anni di gestione pandemica.
Centinaia di migliaia di dollari vengono investiti in queste strutture. Il Ministero della Difesa USA dichiara ufficialmente di aver contribuito al mantenimento di 46 biolaboratori in Ucraina negli ultimi 20 anni; l’Ucraina ha ricevuto milioni di dollari per i biolaboratori costruiti al confine con la Russia che hanno provocato focolai di malattie sconosciute nella popolazione e che, assieme alla minaccia militare e atomica rappresentano una minaccia oggettiva alla Russia. Secondo il Comitato Investigativo Russo, gli Stati Uniti hanno versato più di 224 milioni di dollari nella ricerca biologica in Ucraina tra il 2005 e l’inizio del 2022, coinvolgendo inoltre giganti farmaceutici occidentali, organizzazioni non profit e persino il Partito Democratico statunitense.
Altre centinaia di biolaboratori sono disseminati in giro per il mondo, sia a scopo dichiaratamente militare, che civili e universitari pubblici finanziati misteriosamente sempre dal Pentagono (a Sigonella per esempio).
Lo smantellamento dei biolaboratori Ucraini a causa della guerra in corso, ha creato la necessità di localizzarli altrove.
E l’Italia pare essere una delle destinazioni predilette da NATO e USA.
Opponiamoci al previsto insediamento imminente di un nuovo biolaboratorio a Pesaro. Il primo maggio andiamo tutti e tutte alla manifestazione di Pesaro.

Tutti e tutte a Pesaro il 1° maggio !!