Contro la guerra e ciò che la rende possibile

contro la guerra a Busto Arsizio
No ReArm Europe
Contro la “campagna di riarmo” dell’Unione Europea e dei suoi Stati membri, che ci trascinano nel baratro di un nuovo conflitto mondiale. Fermiamo la macchina bellica, dalle fabbriche di morte alle basi militari presenti sui nostri territori.
No all’economia di guerra
Dalla scuola alla sanità pubblica, dalle pensioni al lavoro: mentre centinaia di miliardi vengono destinati al riarmo ed ingrassano l’industria bellica, prosegue impunito il saccheggio e la distruzione di quel che resta dello stato sociale.
No alla guerra interna e alla militarizzazione della società, della scuola e dell’università
Se all’esterno dei confini si sganciano le bombe, all’interno del Paese si inasprisce la repressione del dissenso, delle lotte e del conflitto sociale, come nel caso del DDL 1660. Aumentano anche la sorveglianza ed il controllo di massa, facilitate dall’impiego di tecnologie militari sperimentate sugli odierni campi di battaglia.
No NATO
In occasione del 76esimo anniversario di fondazione dell’Alleanza atlantica, mobilitiamoci contro l’imperialismo occidentale coordinato dalla NATO, una minaccia costante alla pace, alla libertà e all’autodeterminazione dei popoli del mondo, a partire dalla vicina base di Solbiate Olona, dove ha sede il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido dell’Alleanza.
Palestina libera!
Per fermare il genocidio in corso in Palestina, sosteniamo la resistenza del popolo palestinese, recidiamo i legami di connivenza ed il supporto economico, politico e militare all’insediamento coloniale sionista.
La guerra comincia qui: dall’Italia, terzo maggior esportatore di armi verso Tel Aviv, responsabile anche dell’invio di almeno 2.5 miliardi di euro di armamenti a Kiev; dalla Lombardia, una delle regioni italiane con la più alta produzione militare; dalla provincia di Varese, che tra il 2022 e il 2023 ha visto le proprie esportazioni belliche crescere del 96.7% e che ospita anche la Leonardo SpA, il cui titolo in borsa ha registrato dall’inizio dell’anno un +70%.
E’ tempo di agire prima che sia troppo tardi, è tempo di rovesciare questo sistema di predazione, di colonizzazione, di sfruttamento e di morte.
L’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa ed invita a partecipare

Palestina, guerra, smart-city a Cesena

Nuova iniziativa sul controllo tecnologico, guerra di sterminio in Palestina e smart city
iniziativa Palestina Smart city a Cesena
promuovono
Collettivo Sankara di Cesena
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Palestina smart city: gli interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city
Proponiamo di seguito gli interventi dell’iniziativa su “Palestina, il vero volto delle smart city. Tecnologie per le guerre ai popoli” svoltasi a Bologna il 26 febbraio scorso e a Ravenna il giorno successivo. Pubblichiamo di seguito esclusivamente il migliore intervento per ogni relatore in modo da non creare inutili ridondanze.
Introduzione di Massimo
Assemblea Antifascista contro il green pass

Intervento di Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass

Intervento di Cluadio
Lavoratori autoroganizzati Ravenna

Intervento di Francesca, Trento

Intervento di Alessio, Miracolo a Milano

Smart city, libertà e guerra

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
«L’imperfezione, l’opacità, il disordine e l’opportunità di fare la cosa sbagliata sono elementi costitutivi della libertà umana, e qualunque sforzo miri a sradicarli finirà per sradicare anche quella libertà»
(da ‘Internet non salverà il mondo’ – Evgeny Morozov, – ed. Mondadori 2014)
«L’idea che gli esseri umani abbiano un’anima o uno spirito e il libero arbitrio è finita” “Ora sta iniziando la rivoluzione dell’intelligenza artificiale che sta creando una classe inutile, una classe senza utilità militare o economica e quindi senza potere politico.
La grande domanda è: perché abbiamo ancora bisogno di così tanti esseri umani? Dovremo mantenerli felici con droghe e giochi per computer.»
(dichiarazioni di Y.N. Harari, filosofo e storico israeliano, al WEF di cui è membro)
«Affermare che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come dire che non si è interessati alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire»
(Edward Snowden. Cit. in ‘Governare con il terrore’ – G.Bianchi, Ed. Meltemi 2022)
«Avere delle cose da nascondere non è soltanto una questione di legalità, ma anche di intimità. E così, nell’epoca delle società con un controllo sempre più paranoico, sempre più decise a scovare la sovversione e a vedere dietro a ciascun essere umano un potenziale terrorista che va sorvegliato da vicino, nascondersi diventa un interesse politico e, di fatto, collettivo. Non fosse altro che per mettere i bastoni tra le ruote di coloro che ci vogliono trasparenti e reperibili in ogni momento.»
(da ‘Guida all’autodifesa digitale – offline‘ Ed. Contrabbandiera 2020)
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Schiavitù 4.0. Iniziativa a Pisa

Siamo contente e contenti di promuovere questa iniziativa a Pisa (anche se un po’ distante dalla nostra città). E’ confortante scoprire che persone o gruppi che non si conoscono tra loro possano rappresentare un’affinità così evidente verso lo strisciante controllo e disciplinamento della popolazione messo in atto dalle nuove forme di Capitalismo.
Confidiamo che questi gruppi e persone riescano a conoscersi in fretta.

Smart city e guerra.

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
La vita di tutti noi, dei nostri luoghi, resa intelligente, smart, dalla stessa tecnologia che viene utilizzata nella guerra, nello sterminio dei palestinesi, nel genocidio a Gaza?
Smart industry, smart security, smart energy, smart people, smart health, smart home, smart mobility, smart governance, smart retail… (e scusate l’inglese!). Da cittadini a city-users. CITY-USERS!
E’ davvero quello che vogliamo? Pensiamo davvero che tutto sia orientabile, migliorabile, perfettibile, attraverso l’uso della tecnologia sfrenata, energivora e senza etica al servizio del Capitale?
Guardate come a Bologna è stato pensato per il prossimo futuro il distretto TEK (Tecnologia, Intrattenimento, Conoscenza – in italiano stavolta) con il Tecnopolo, tra quella che oggi è via Stalingrado – domani Green Boulvard – e San Donato (Fiera), nella nuova Piazza della Costituzione.
Il tutto per la modica cifra di oltre 2 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati. Quest’ultimi facendola da padroni, avendo, tra l’altro, l’esclusività della conoscenza tecnologica necessaria.
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Smart city: progetto distopico tecno-liberale

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
Dalla mostra sulle Smart City
dei compagni di Venezia
“In una smart city ogni movimento è sorvegliato, registrato, controllato, elaborato, sottoposto a misurazione, incrociato, infine previsto e condizionato. L’unica libertà di movimento concessa è al capitale. Questo è il fondamento neoliberista che si manifesta nell’architettura delle nuove città intelligenti. La smart city espone in vetrina processi di sfruttamento e predazione capitalistica in una nuova veste: intelligente, sostenibile, efficiente, inclusiva/partecipativa.”
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Il lato oscuro delle smart city

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
dalla rivista Pagina Uno
di Francesca Faccini
“Fino a ora nelle ‘nostre’ smart city il conflitto ha assunto le forme del war gaming, ma a Hebron – come in tutta la Palestina – l’avanguardia tecnologica del governo d’Israele ha preso una forma concreta estremamente crudele.
Attribuire alla macchina capacità decisionali autonome ha conseguenze distopiche: se da una parte si realizza più facilmente la volontà di dominio sulla vita, dall’altra sembra smaterializzarsi la responsabilità individuale: mentre l’algoritmo assume caratteristiche antropomorfe, gli individui perdono umanità.”
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Palestina, guerra, smart city

IVa Iniziativa Cittadina a Bologna e a Ravenna contro lo sviluppo delle smart-city
La pratica militare israeliana in Palestina ci fa comprendere il livello di guerra totale verso cui stiamo andando.
La realizzazione delle Smart City in Palestina ha creato carceri a cielo aperto per un controllo totalitario su qualsiasi aspetto della vita quotidiana delle persone, addirittura all’interno delle stesse abitazioni.
Anche le città italiane vengono trasformate in Smart City, ogni giorno che passa. Ci dicono per salvaguardare l’ambiente, tutelare la salute, migliorare la qualità della vita . Nei fatti aumentano i controlli e le schedature (e con essi sorveglianza e repressione): i diritti fondamentali si riducono sempre più. La digitalizzazione ci rende dipendenti da una tecnologia che non controlliamo e che non ci appartiene: ci dirige verso scenari distopici, come quelli che hanno fatto da apripista negli anni della pandemia.
Questi strumenti di sorveglianza saranno sempre più necessari al dispotismo del capitale.
Boicottare lo svolgersi delle guerre fra grandi potenze significa anche influire sulla vita quotidiana dentro alle nostre città, difendendo e rivendicando i nostri spazi sociali, i nostri dati, le nostre comunicazioni, salvaguardando i nostri territori, le nostre relazioni
ASSEMBLEE PUBBLICHE
26 febbraio 2025 – ore 20
Centro Sociale della Pace
Via del Pratello 53 – BOLOGNA
27 febbraio 2025 – ore 20
Sala Ragazzini
Largo Firenze – RAVENNA
Proiezioni di video, estratti da 3 documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera
Interventi da Trento, Milano, Bologna e Ravenna
promuovono
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Sabotiamo la guerra!

Manifestazioni contgro la guerra
In questi primi giorni di dicembre, la guerra mondiale ormai in pieno svolgimento ha subito brusche accelerazioni. In pochi giorni, l’avanzata dei “ribelli” ha portato al crollo del regime di Assad, con il plauso di tutto l’Occidente che in tempo record riabilita una fazione scissionista di Al Qaeda (da “terroristi tagliagole” a “islamici moderati” e interlocutori politici). Intanto, l’esercito sionista invade il territorio siriano e procede a distruggerne le infrastrutture militari. Uno scenario in rapida evoluzione e ancora difficile da districare, ma che marca un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente. E se in Libano prosegue una fragile tregua, a Gaza le bombe sioniste continuano a massacrare famiglie intere.
In Europa, mentre la disfatta ucraina è sempre più palese – tanto che anche i media mainstream iniziano a parlare della diserzione dilagante –, i partiti con posizioni contro la guerra mietono ampi successi elettorali ma trovano la strada sbarrata, come sta succedendo in Romania e Georgia, e il centro del vecchio continente sprofonda nella crisi politica (ed economica) segnata dal recente crollo dei governi tedesco e francese.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna solidarizza e rilancia le iniziative e invita a parteciparvi.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra