il Resistendum del CLN

Resistendum
In un panorama pre-elettorale desolante, due schieramenti sono pronti ad assumere (l’uno o l’altro) la guida del Paese: si passano vicendevolmente il testimone per portare a compimento un risultato finale concordato e pilotato da NATO e USA di svendita del patrimonio, depauperazione dei cittadini, in un quadro di economia di guerra al servizio dell’allargamento della NATO, dell’arricchimento delle aziende di armi in stile fascista (dichiarato come fanno le destre o taciuto come fa il PD), da sempre cavallo del capitalismo, ovvero tramite il controllo, la propaganda e la repressione del dissenso, con tutti i mezzi possibili e di cui abbiamo avuto ampi assaggi in questi ultimi due anni. A nulla varrà la minima percentuale di cittadini che tali partiti realmente rappresenteranno, poiché l’impostazione dell’attuale legge elettorale darà comunque una legittimazione dalle urne alle loro coalizioni e alle politiche che adotteranno.
Indipendentemente dalle nostre singole decisioni di voto o di astensione dal voto, troviamo nella posizione del CLN una matura analisi della situazione politica a gestione anticostituzionale del Paese e pensiamo che l’idea del Resistendum veicoli molti contenuti (etici, politici e di diritto) che ci sentiamo di divulgare, affinché più persone possano venirne a conoscenza, decidere di parteciparvi e considerare la posizione, l’idea, il significato di rappresentanza e resistenza dal basso, fatto di lotte sui posti di lavoro e nelle piazze cittadine, ma anche di consapevolezza degli strumenti democratici di rappresentanza che se bene usati ci permetterebbero di vivere meglio di così.

I sollevamenti della terra

Marcia sollevamenti della terra
Lo scopo che l’Assemblea promotrice della Marcia esplicita non può essere più chiaro e coinvolgente:
Non si tratta più di mobilitarsi per chiedere ai governanti questa o quella nuova misura ecologica, né di credere alle loro soluzioni miracolose. Tanto meno si tratta di assistere passivamente allo spettacolo che mettono in scena per noi: quello di un “progresso” che, al contrario delle loro promesse, si rivela sempre più slegato dalla pienezza dell’esistenza umana.
Si tratta invece di riprendere in mano il destino del mondo e di organizzarsi per passare all’azione. Per mostrare, disarmare, neutralizzare tutte le macchine di morte; per bloccare la corsa folle al consumo vorace di risorse, per riprenderci la terra e restituirla al mondo”
Quindi tutti in Marcia!
“Per dire NO a opere inutili e imposte; per dire NO al nuovo impianto di risalita al Corno alle Scale; per dire NO a nuove cementificazioni per la logistica in pianura; per dire NO all’allargamento della Tangenziale-autostrada a Bologna. Per dire SÌ all’agricoltura di prossimità; per dire SÌ a restituire risorse a una buona sanità pubblica, per dire SÌ a una mobilità davvero sostenibile, per dire SÌ a una società conviviale e non mercificata”.
Anche noi come Assemblea Antifasciste contro il green pass, condividendo appieno il progetto e le aspettative, interverremo a Pioppe di Salvaro, al termine della quinta tappa. Cercheremo di descrivere quanto l’autoritarismo applicato alla gestione dei territori abbia la stessa matrice dell’autoritarismo applicato sui corpi e sulle menti durante la pandemia, attraverso l’imposizione di sieri sperimentali, l’uso distorto della tecnologia, la privazione di libertà e diritti fondamentali, la discriminazione e criminalizzazione del dissenso.
Marcia sollevamenti della terra

Sanitari mobilitati per la salute e il lavoro

Sanitari in movimento
Solidarizzando con i sanitari in lotta del Comitato Sanità Sospesa pubblichiamo volentieri l’appello (scaricabile) per la loro prossima iniziativa:
SANITARI MOBILITATI PER IL DIRITTO ALLA SALUTE E AL LAVORO!
“Mentre il PNRR accelera lo smantellamento della sanità e vengono investiti miliardi di euro in armamenti per guerre che i cittadini non vogliono, i sanitari si oppongono ai profitti delle case farmaceutiche e della grande finanza chiedendo diritto alla salute e al lavoro!
Diamo appuntamento a tutti gli operatori sanitari e alle persone interessate.”
giovedì 1 settembre ore 18:00
Centro Sociale Culturale Villa Paradiso
via Emilia Levante, 138 – Bologna

Sanitari sospesi in movimento

Sanitari sospesi in movimento
In coordinamento con CUB e Carc, l’Assemblea Antifascista contro il Green Pass ha intrapreso una attività attraverso il “ Comitato sanità sospesa ” (sanitari @ anche . no) rivolta al sostegno solidale e politico dei sanitari sospesi per non essersi sottoposti all’obbligo vaccinale e contro lo smantellamento della sanità pubblica, ormai ombra della sanità di 30 anni fa.
Stiamo perdendo il diritto alla salute e alla cura.
I sanitari, che non cedono alla violenza del trattamento, difendono per tutti il diritto alla dignità umana e alla libertà terapeutica, difendono la Costituzione ormai stracciata, difendono i trattati sui diritti umani, anch’essi ormai meri ricordo di facciata, difendono gli altri lavoratori e lo hanno fatto fin dal primo giorno dell’obbligo, perché molti di loro hanno compreso che le imposizioni di questo governo colpiscono un gruppo di cittadini isolandoli, per estendersi poi inesorabilmente a tutti gli altri con la stessa tecnica. Ci rivolgiamo anche ai sanitari ancora in servizio, sensibili all’argomento, poco intenzionati a sottoporsi all’ennesimo ricatto, solidali con i colleghi sospesi.
Vogliamo denunciare il clima di isolamento, ricatto e paura in cui molti lavoratori si trovano ad operare, la difficoltà a relazionarsi col paziente vittima di effetti avversi da vaccino che la medicina dei nostri ospedali si rifiuta di prendere in considerazione. Sull’imposizione dell’obbligo vaccinale sotto il ricatto padronale della perdita dello stipendio imposto a persone con case e figli da mantenere (ancora in corso dall’ormai lontano primo aprile 2021…) SI PUO’ ROMPERE IL SILENZIO! Difendiamo chi ci sta difendendo, chi con coscienza e forza fa la sua parte per opporsi a un progetto politico di sorveglianza e di imposizione sui corpi.
Stiamo diffondendo il nostro volantino davanti agli ospedali e chiediamo a tutti voi di diffonderlo attraverso ogni canale per raggiungere più persone possibili, sanitari e cittadini, in difesa della sanità pubblica e della propria integrità corporea.
Diamo appuntamento a tutti gli operatori sanitari e alle persone interessate.
30 giugno ore 18:30
Centro Sociale Culturale Villa Paradiso
via Emilia Levante, 138 – Bologna

Convegno a Napoli

Convegno Scienziate/i sociali
“In primo luogo, al di là delle nostre specifiche visioni e decisioni personali sulla questione dei vaccini, la nostra solidarietà va a chi, in questi ultimi mesi, ha subito pressioni intollerabili come conseguenza delle scelte relative alla propria salute, al punto da ritrovarsi in alcuni casi obbligato/a a lasciare il lavoro o l’attività di ricerca (la libera scelta terapeutica, ricordiamolo, è garantita dalla Costituzione italiana e sancita anche dal Parlamento Europeo). Per una comunità scientifica che si basa quasi interamente sulla condivisione e la comparazione dei risultati di ricerche individuali, la rinuncia di un collega rappresenta un danno irreparabile per tutte/i. Nessuna giustificazione ragionevole di tipo epidemiologico o emergenziale può compensare queste perdite e queste ingiustizie.”
“Per questa ragione, chiediamo a tutti i colleghi (dentro e fuori l’università, strutturati e precari) che abbiano voglia di discutere a partire dalle considerazioni qui espresse di battere un colpo, di sottrarsi alla criminalizzazione del dissenso che ci sta paralizzando e di provare ad applicare al nostro presente gli strumenti sui quali ci siamo lungamente allenati altrove.”
Convegno Scienziate/i sociali

Contro la guerra. Sciopero generale e sociale

sciopero generale sociale contro la guerra

concentramento h.10,30
piazza XX settembre – Bologna
L’Assemblea Antifascista contro il green-pass di Bologna aderisce allo sciopero generale e sociale del 20/5 contro la guerra, l’economia di guerra e il governo di guerra.
Ci schieriamo contro lo stato d’eccezione permanente e la pervasività del controllo sociale e del disciplinamento, solidarizziamo con tutti i lavoratori condannati all’indigenza per le sospensioni senza stipendio a causa del ricatto vaccinale, per il fallimento delle piccole imprese artigianali e il licenziamento di grandi masse di lavoratorici/ori delle fabbriche, a seguito delle folli politiche pandemiche e ora dell’aumento dei costi dell’energia, conseguenze della politica economica e delle sanzioni di guerra volte in realtà alla distruzione del tessuto sociale ed economico del Paese.
Solidarizziamo con le famiglie condannate alla povertà per l’aumento del costo dei beni di prima necessità, delle risorse energetiche, la perdita del posto di lavoro, il crollo del potere d’acquisto.
Lotta, autorganizzazione, disobbedienza civile, reti di solidarietà sono le azioni per resistere ed abbattere questo governo servo e capofila delle politiche NATO.
DALL’EMERGENZA PANDEMICA ALL’EMERGENZA GUERRA:
IL NEMICO E’ IN CASA NOSTRA!
Volantino di Assemblea Militante

sciopero generale sociale contro la guerra

Assemblea!

Come non abbiamo accettato il greenpass, dispositivo discriminatorio, di stampo fascista, che di fatto ha portato ad un obbligo vaccinale imposto alla popolazione, così noi di assemblea Antifascista non accettiamo la guerra, con tutte le sue ricadute fasciste e razziste di una falsa democrazia borghese condizionata da decenni di stragismo e ingerenze estere.
Con il green pass siamo entrati nell’era della discriminazione e dello scambio algoritmico diritti per comportamenti. Tutto è merce e solo questo conta.
Per questo abbiamo deciso di indire un’assemblea cittadina, invitando tutte le energie antagoniste che intendono battersi contro l’attuale deriva autoritaria e guerrafondaia e contro la politica dell’emergenzialismo.

15 febbraio: reagiamo con la lotta sui posti di lavoro e fuori!

Scienziate/i sociali

L’Assemblea Antifascista contro il green pass rilancia l’appello dell’Assemblea Militante allo sciopero e alle mobilitazioni previste per il 15 febbraio prossimo.
Con l’entrata in vigore a inizio mese dell’obbligo vaccinale per gli over 50, dal 15 febbraio i lavoratori che non accetteranno di piegarsi alla vaccinazione e ai provvedimenti governativi sul lasciapassare saranno sospesi dal lavoro senza salario, come è già avvenuto per i lavoratori di sanità, scuola e di altre categorie.
Questo ennesimo ricatto non ha nulla di sanitario. Anche chi ha seguito scrupolosamente le indicazioni del governo, di fronte a vaccinati che si contagiano e contagiano e a un numero di morti simili a quelli di un anno fa, comincia a sospettare che la divisione costruita con cinismo tra vaccinati e non sia servita, serva e servirà solo a indebolire e azzerare la difesa di classe contro i capitalisti.
Fine immediata dello stato di emergenza (che sia di diritto e di fatto)
Abolizione del green pass sia esso normale o super
No all’obbligo vaccinale per nessuno

Contronarrazione della gestione pandemica

Scienziate/i sociali

“Siamo un gruppo di scienziate/i sociali, appartenenti a diverse discipline, indipendenti o variamente inquadrati nelle università italiane o estere. Oggi sentiamo una contraddizione lacerante tra la potenzialità delle scienze sociali di decostruire la narrativa emergenziale, e la loro mancata applicazione a quella che viviamo come una svolta repressiva di proporzioni storiche.
Ci sembra evidente ormai che la gestione pandemica sia stata improntata fin da subito al primato del profitto e all’uso sistematico della violenza materiale e simbolica – soprattutto mediatica e istituzionale, ma anche militare – nei confronti della popolazione. La governamentalità pandemica si è dispiegata attraverso l’uso politico dei sentimenti di paura e angoscia, con l’abbandono al contempo dei malati e della sanità territoriale, l’incertezza esistenziale dovuta al continuo mutamento del panorama normativo, la spettacolarizzazione della morte, la militarizzazione del territorio, l’ampliamento della violenza strutturale e della diseguaglianza economica, l’ulteriore concentrazione del potere militare e finanziario, e la diffusione di forme odiose e perniciose di controllo e discriminazione.
da Radio Blackout / Sfasciapassare #12
Intervista ad alcuni del gruppo di docenti firmatari