Covidismo di Daniela Danna

Presentazione del libro Covidismo di Daniela Danna.
Da uno stato di ‘emergenza covid’ a un regime di ‘covidismo’
Daniela Danna - Covidismo
L’iniziativa di venerdì scorso promossa dal CLN Resistenza e dal Coordinamento Paradiso, realizzata negli spazi di Villa Paradiso a Bologna, ha permesso di rimettere al centro le pratiche della gestione psicopandemica quali traghettatrici verso un regime sempre più pervasivo ed invadente nei confronti delle libertà delle persone.
Il saggio “Covidismo” della Danna rappresenta un’analisi acuta e innovativa degli eventi mondiali degli ultimi anni, offrendo una prospettiva rivelatrice e poco diffusa. L’autrice fornisce una disamina accurata e argomentata, andando oltre il semplice racconto degli avvenimenti legati alla pandemia, ed esplorando i dettagli dei postulati del ‘covidismo’ e il loro impatto sulla società contemporanea.
L’analisi approfondita rivela un quadro complesso di manovre politiche e socioeconomiche, evidenziando la connessione tra l’emergenza sanitaria e il consolidamento del potere di entità multinazionali come Big Pharma e Big Tech. L’autrice delinea la trasformazione dello stato di “emergenza covid” in un regime di “covidismo”, in cui il concetto di sicurezza biologica diventa uno strumento per giustificare interventi restrittivi sulla vita sociale ed economica.
Introduzione

Intervento di Daniela Danna

Domande all’autrice

La comoda e la merda

La comoda e la merda
RACCONTO TRAGICOMICO DI UN RICOVERO
AI TEMPI DEL COVID
di Giovanni Pandolfini contadino teatrante
Quinto piano, medicina generale trasformata per l’emergenza in reparto COVID, paziente 52/A.
Sono appena arrivato al mio letto nella stanzetta del reparto dopo una lunga giornata di delirio al pronto soccorso COVID .
Sono solo, mi viene da pensare “finalmente”, nella piccola stanza ci sono due letti soltanto ma al momento l’altro è vuoto.
In realtà non sono solo ma sono isolato, non posso vedere nessuno dei miei, arrivano a me solo infermieri e medici in scafandro di cui vedo solo gli occhi dietro alla visiera di plexiglass.
Non posso muovermi liberamente nella stanza.
Giovanni Pandolfini legge “La comoda e la merda”

La variante dell’indisciplina

La variante dell'indisciplina
Spesso ci sentiamo dire “ma siete ancora lì a citare ‘sto green pass? non vi siete accorti che non c’è più?“. Ecco, appunto “non c’è più“.
A parte il fatto che questa domanda proviene quasi sempre da tutte quelle persone, quei settori che mentre il gren pass “c’era” hanno girato la testa dall’altra parte perchè era “divisivo” discuterne (per dirla leggera) se non addirittura partecipato della discriminazione attiva (per essere più chiari) di coloro i quali riconoscevano in quella tessera un aggiornamento degli strumenti di controllo sociale, di disciplinamento e abrogazione di molte libertà personali e costituzionali, non è corretto affermare che il green pass “non c’è più“.
Lo strumento è stato congelato all’interno delle procedure informatiche ed amministrative dello stato, una specie di cellula dormiente del terrore, ma il suo impianto tecnologico persiste ed anzi si è sviluppato e riarticolato nell’IT Wallet, il portafoglio digitale integrato nell’app IO in grado di contenere carta d’identità elettronica, tessera sanitaria, passaporto e molti altri documenti, di recente entrata in vigore, e in sintonia con l’Identità Digitale promossa e in via di realizzazione dalla UE.
E’ per questo motivo che ci preme riproporre a tutte e tutti le riflessioni dell’ Assemblea contro il Green Pass di Roma riportate in questo fascicoletto, sia come importante valore storico di memoria che come prospettiva per le lotte future.

Libertà di scelta terapeutica

FIACCOLATE
PER LA LIBERTÀ DI SCELTA
Fiaccolata per la libertà di scelta terapeutica Bologna
Contro lo smantellamento della sanità, dei diritti sul lavoro e degli obblighi vaccinali, in vista dell’imminente pronuncia della Corte Costituzionale in merito. Se la Corte Costituzionale si pronuncerà a favore dell’obbligo definendolo legittimo, perderemo ufficialmente i nostri diritti non solo costituzionali, ma anche umani e naturali, accettando che il nostro corpo non sia MAI PIU’ INVIOLABILE. Questo avviene sotto i nostri occhi in un momento storico fortemente spinto nella direzione del transumanesimo, per volontà di poteri che aspirano al controllo totale dei cittadini: dei loro corpi, sottomettendoli a trattamenti sanitari, carcerari e ad altri tipi di isolamento – vedi lockdown – e delle loro menti, attraverso propaganda e terrorismo mediatico.
La nostra libertà dipende dalla mobilitazione dei cittadini contro queste forme di autoritarismo e dalla coscienza della nostra forza in opposizione all’applicazione di tali politiche all’interno dei nostri rispettivi Paesi.
COMITATO SANITA’ SOSPESA
ASSEMBLEA ANTIFASCISTA CONTRO IL GREEN PASS
NESSUN TRATTAMENTO SANITARIO
PUÒ ESSERE OBBLIGATORIO!

No green pass e oltre a Busto Arsizio

Busto Arsizio oltre il green pass
Per fortuna c’è ancora qualcuno che non dimentica quello che è successo negli ultimi tre anni. Che non ha trattato con leggerezza il progressivo disciplinamento sociale che attraverso un odioso strumento digitale ha permesso compressione di diritti, emarginazione e discriminazione, impoverimento e paure nella società tutta. E che ha fatto da apripista all’accettazione della guerra e allo stato di emergenza perenne.
L’ Assemblea Popolare di Busto Arsizio torna in piazza nell’anniversario dell’introduzione in tutti i luoghi di lavoro della tessera fascista denominata green pass. L’assemblea Antifascista contro il green pass, sostiene questa lotta senza riserve e condivide le parole dell’Assemblea Popolare:
“Noi non dimentichiamo tutto ciò, e come allora scenderemo in piazza per ricordare, sostenere e gridare a gran voce il nostro dissenso non solo contro l’obbligo vaccinale e le sospensioni / licenziamenti dal lavoro, ma anche per continuare a mettere in luce le nefandezze di questo presente: guerre, aumenti dei prezzi e della povertà, Stato di Emergenza perenne, tecnologia sempre più invasiva e leggi liberticide”

Intervista a Radio Città Fujiko

intervista RCF

Il 21 maggio 2022 è andata in onda su RCF, all’interno del programma Mezz’ora d’aria, la versione integrale dell’intervista a due attiviste dell’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna, non solo per capire le ragioni per cui l’Assemblea Antifascista si è costituita, ma anche per capirne l’analisi e la visione delle cose che veniva da una lettura problematicistica della realtà in cui la società del controllo riprende le funzioni del disciplinamento sociale in chiave questa volta tecnologica.

Siamo un gruppo dalle differenti storie personali collettive e politiche unite dal fatto di avere intravisto nella gestione autoritaria della pandemia, nella richiesta del green pass, non solo una imposizione sul corpo attraverso una politica sanitaria violenta, ma anche e soprattutto il volto del fascismo, un fascismo nuovo, biopolitico, tecnologico, però sempre asservito al potere del capitale. Consapevoli del tentativo di definitiva ristrutturazione economica e sociale a cui i governi intendono asservire ogni cittadino chiedendogli ubbidienza in cambio dei più elementari diritti.”

Intervista alle compagne dell’Assemblea Antifascista contro il green pass

Gli interventi in assemblea

interventi in assemblea

27 aprile 2022 Centro Sociale Culturale Villa Paradiso, Bologna

Abbiamo realizzato un’ Assemblea Cittadina che da diversi mesi ci eravamo proposti di fare (le forze non sono mai sufficienti per la realizzazione in tempo reale dei propri desideri e necessità..), per aprire una conversazione con coloro che non hanno avuto altre occasioni per esprimersi fino ad ora (idee, interpretazioni, preoccupazioni, opinioni sull’argomento green-pass e altro, che in questi mesi si dispiega minaccioso). In tale Assemblea abbiamo avuto modo di dialogare e ascoltare meglio varie realtà contro il green-pass e la guerra, assieme alle quali ci siamo trovati più volte nelle piazze a manifestare il nostro dissenso, contro la gestione autoritaria dei governi degli ultimi due anni.

Il desiderio più sentito, pur all’interno di dinamiche e impostazioni differenti, è stato quello di fare rete con obiettivi comuni sul territorio (più o meno vasto), come necessità di tutti per un fronte unito, davanti alle difficoltà e alle imposizioni che aumenteranno, assieme al conseguente degrado del quadro sociale, all’interno del quale prenderanno forma reazioni popolari più o meno spontanee, solo parzialmente prevedibili.
L’Assemblea Cittadina è stata partecipata e avvertita (non solo da noi) come un momento di cui sentivamo bisogno per trovare un dialogo, restare in comunicazione e avere tra le varie realtà del territorio più fattivi e pratici contatti.

Di seguito i vari interventi registrati, avendo riscontrato in ognuno di essi questioni interessanti e sensibilità specifiche, da riascoltare e approfondire, contenendo riflessioni ed energie delle quali ringraziamo tutti i partecipanti e che ci facciamo carico di trasformare in termini positivi e proficui, cercando tra essi linee di congiunzione atte a rafforzare le lotte future.

Assemblea!

Come non abbiamo accettato il greenpass, dispositivo discriminatorio, di stampo fascista, che di fatto ha portato ad un obbligo vaccinale imposto alla popolazione, così noi di assemblea Antifascista non accettiamo la guerra, con tutte le sue ricadute fasciste e razziste di una falsa democrazia borghese condizionata da decenni di stragismo e ingerenze estere.
Con il green pass siamo entrati nell’era della discriminazione e dello scambio algoritmico diritti per comportamenti. Tutto è merce e solo questo conta.
Per questo abbiamo deciso di indire un’assemblea cittadina, invitando tutte le energie antagoniste che intendono battersi contro l’attuale deriva autoritaria e guerrafondaia e contro la politica dell’emergenzialismo.