Sabotiamo la guerra!

Manifestazioni contgro la guerra
In questi primi giorni di dicembre, la guerra mondiale ormai in pieno svolgimento ha subito brusche accelerazioni. In pochi giorni, l’avanzata dei “ribelli” ha portato al crollo del regime di Assad, con il plauso di tutto l’Occidente che in tempo record riabilita una fazione scissionista di Al Qaeda (da “terroristi tagliagole” a “islamici moderati” e interlocutori politici). Intanto, l’esercito sionista invade il territorio siriano e procede a distruggerne le infrastrutture militari. Uno scenario in rapida evoluzione e ancora difficile da districare, ma che marca un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente. E se in Libano prosegue una fragile tregua, a Gaza le bombe sioniste continuano a massacrare famiglie intere.
In Europa, mentre la disfatta ucraina è sempre più palese – tanto che anche i media mainstream iniziano a parlare della diserzione dilagante –, i partiti con posizioni contro la guerra mietono ampi successi elettorali ma trovano la strada sbarrata, come sta succedendo in Romania e Georgia, e il centro del vecchio continente sprofonda nella crisi politica (ed economica) segnata dal recente crollo dei governi tedesco e francese.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna solidarizza e rilancia le iniziative e invita a parteciparvi.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

N.A.T.O. per la guerra

N.A.T.O. per la guera
Assemblea Antifascista contro il Green Pass di Bologna ha sempre visto nel Green Pass un fine e non un mezzo, un esperimento sociale con cui cominciare progressivamente a manipolare le coscienze, innescando forme di apartheid, controllo sociale digitale, esclusione dalla società, divisione tra le persone, soppressione dei diritti fondamentali, disciplinamento, segreto di stato, delega delle decisioni ad organismi sovranazionali (anche la Nato era presente alle riunioni in cui si decise la strategia anticovid del 2020).
Per noi il motto “guerra e pandemia, stessa strategia” era valido allora e continua ad esserlo oggi, con implicazioni ancora più gravi. La guerra totale all’umanità è il risultato di un intreccio tra le multinazionali dell’Hi-Tech per la produzione di sistemi di vigilanza, quelle per la produzione di sistemi di guerra, le università che realizzano studi in materia per orientare meglio la produzione industriale di questi sistemi di morte (o per giustificarli) e i governi che sfornano leggi per dare libero corso all’utilizzo di essi.
La NATO è lo strumento militare, il braccio violento del potere imperialista occidentale e rappresenta una sintesi di tutto questo.

A fianco del Popolo Palestinese

Rilanciamo la manifestazione nazionale romana contro il genocidio del Popolo Palestinese da parte di Israele
In conbutta con U.S.A. e N.A.T.O. nel silenzio complice della U.E.
Manifestazione a Roma per la Palestina
Dal manifesto di convocazione della manifestazione:
“La nostra lotta per la liberazione della Palestina va oltre la semplice solidarietà di facciata: é una causa politica che supera l’assistenza umanitaria e si basa su una opposizione attiva contro l’occupazione e il colonialismo.
In Italia e altrove ci sono attori che cercano di svuotare questa lotta del suo significato
politico, riducendo la questione palestinese a un’emergenza umanitaria depoliticizzandola per frenare la nostra azione e annullarne l’impatto.
Noi respingiamo con forza questo tentativo. La nostra solidarietà non è neutrale: affermiamo con determinazione la legittimità e la necessità della resistenza palestinese.
La lotta del popolo palestinese è anche la nostra, ed è fondamentale che il nostro appoggio sia incondizionato e parte integrante delle battaglie che conduciamo qui in Italia, opponendoci alle forme di censura e repressione che ci colpiscono direttamente.
E’ per questo che ci opponiamo anche al DDL 1660, uno strumento volto a censurare e reprimere le voci di chi sostiene la causa palestinese, come abbiamo dimostrato con forza nella manifestazione nazionale del 5 ottobre”
Associazione Amici del Libano in Italia
Giovani Palestinesi d’Italia
Unione Democratica Arabo-Palestinese

Terza marcia dei Sollevamenti della Terra

Marcia sollevamenti della terra-anno terzo
“La marcia contro le grandi opere inutili e dannose è pronta anche quest’anno ad attraversare l’appennino tosco-emiliano fino alla città di Bologna, per opporsi con ostinazione ai progetti ecocidi e senza futuro che avvelenano le nostre montagne e gli ambienti in cui viviamo. Dal Corno alle Scale fino a Bologna, passando per il lago Brasimone: 7 giorni di accampamento, autogestione e libertà per nutrire le lotte dei territori che abitiamo.”
Terzo anno per i Sollevamenti della Terra che continuano il cammino. L’appello dell’ Assemblea promotrice della Marcia come al solito coinvolge tutti e tutte spronando a non abdicare la difesa dei territori e della vita.
“Non si tratta più di mobilitarsi per chiedere a chi ci governa questa o quella nuova misura ecologica, né di credere alle loro soluzioni miracolose, tanto meno si tratta di assistere passivamente allo spettacolo che mettono in scena per noi: quello di un progresso che, al contrario delle loro promesse, si rivela sempre più slegato dalla pienezza dell’esistenza umana.”
“Si tratta invece di riprendere in mano il destino del mondo e di organizzarsi per passare all’azione. Per mostrare, disarmare, neutralizzare tutte le macchine di morte, per bloccare la corsa folle al consumo vorace di risorse, per riprenderci la terra e restituirla al mondo”
Quindi tutte e tutti in Marcia!
Marcia sollevamenti della terra anno secondo

Presidio contro la guerra e la censura

Contro la guerra totale e la censura
Domenica 16 giugno 2024 – h. 20
Parco 11 Settembre – Via Azzo Gardino – Bologna
  • enormi spese militari verso una economia di guerra mentre si fomentano odio fra le persone e odio fra i popoli
  • sottomissione e complicità alle manovre NATO, sistema sovranazionale della macchina bellicista UE
  • emergenzialismo, censura e propaganda
  • privatizzazione e militarizzazione degli spazi della vita quotidiana
  • imposizione di scenari che richiamano un futuro di guerra, ansia, incertezza
  • sospensione dello stato di diritto
  • tecnologia di guerra applicata alle città per il controllo capillare della popolazione e degli spostamenti
  • università asservite alle multinazionali delle armi
  • crollo del livello educativo e del servizio sanitario
Lepore contribuisce a tutto sto sfacelo, nel suo piccolo, censurando il film IL TESTIMONE di David Dadunashvili, a conferma del fatto che un totalitarismo politico e di controllo della popolazione e delle idee è ormai “ordinaria amministrazione”.
“Noi il film lo proiettiamo lo stesso
nel corso del presidio contro la guerra e la censura”

Coordinamento Paradiso
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

Corteo a Trento contro il G7

Corteo a Trento in solidarietà con Gaza e contro il G7
RESTIAMO UMANI. CON GAZA NEL CUORE, CONTRO IL G7 SULL’ IA A TRENTO.

promosso dall’ Assemblea in solidarietà alla Palestina – Trento
In vista del G7 vero e proprio che si terrà a giugno in Puglia, in Italia ci saranno diversi vertici settoriali.Mentre a Verona si terrà il G7 su industria e aerospazio (che verterà anche sul sistema Starlink,adoperato ora in Ucraina), a Trento il 15 marzo ci sarà il G7 sull’Intelligenza Artificiale (IA).
I ministri con delega all’innovazione di Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Canada discuteranno di IA, nel momento in cui a Gaza si sta consumando il primo genocidio non solo in diretta social, ma anche su base algoritmica. Pensiamo al sistema Habsora (The Gospel) usato dall’esercito israeliano e basato in gran parte sull’IA, sistema che un ex funzionario dell’intelligence israeliana ha definito una «fabbrica di omicidi di massa».
Noi la chiamiamo automatizzazione del genocidio.
L’utilizzo da parte dell’esercito israeliano dell’IA per compiere i bombardamenti sui gazawi si affianca al ricorso a tecnologie di sorveglianza da parte del sistema dell’apartheid sionista: check-point automatizzati, applicazioni per la schedatura dei palestinesi, uso dell’IA per il riconoscimento facciale…
Questo orrore 4.0 non nasce dal nulla, viene prodotto nei centri di ricerca, nelle start up, nelle università. Attraverso la sperimentazione continua sulla pelle dei palestinesi lo Stato d’Israele è diventato un laboratorio mondiale per le nuove tecnologie e uno dei principali esportatori delle stesse.
Intervista di Radio Onda Rossa ad un compagno di Trento

Per il Don Bosco che resiste!

Manifestazione cittadina per il Don Bosco che resiste!

SALVIAMO IL PARCO
RISTRUTTURIAMO LE BESTA.

manifestazione promossa dal COMITATO BESTA
A Bologna nei giorni scorsi si sono raggiunti livelli di inquinamento mostruosi. L’avviso dei climatologi ai cittadini è stato di “non andare a correre”. Bologna è una delle città più inquinate del mondo.
Ma come è trattato l’ambiente in città?
A San Donato l’amministrazione Lepore intende costruire una nuova scuola. Proprio a fianco delle Scuole Besta che poi saranno abbattute. Una nuova colata di cemento che devasterà il Parco Don Bosco uno dei pochi polmoni verdi in zona fiera. Si taglieranno decine di alberi ad alto fusto capaci di assorbire CO2 e polveri sottili e mitigare le ondate di calore estive e si cancellerà un boschetto urbano con preziose piante ed animali.
Da due mesi un presidio permanente organizzato dai residenti sta resistendo al folle progetto del Comune.
Oggi le cittadine e i cittadini chiedono più salute e meno inquinamento, più verde e meno cemento. Vogliamo essere ascoltate e coinvolte.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare alla manifestazione.

Cara Cineteca ti scrivo

Cara cineteca ti scrivo - il Testimone censurato
dal Coordinamento Paradiso
Lettera aperta alla Cineteca di Bologna e a tutte le sale cinematografiche che in questa città hanno l’onore di ospitare un’attività culturale di alto valore come il Cinema
Gentile Gian Luca Farinelli e gentili gestori di tutte le sale cinematografiche di Bologna,
che godiate di prestigio internazionale o semplicemente vi occupiate nell’ombra di tenere vivo il patrimonio di pellicole che ogni anno la cultura cinematografica ci regala, vogliamo riflettere insieme a voi, nel nome dell’arte, sulle ragioni della demonizzazione che il nostro Paese sta riservando alla cultura russa: spettacoli vengono ogni giorno annullati e artisti censurati in nome di una contrapposizione politica, che nulla ha a che fare con la bellezza dell’arte, nelle sue numerose espressioni, con un atteggiamento che prepara tempi oscuri e offende profondamente l’intelligenza e la sensibilità dei cittadini italiani.
La censura si è abbattuta anche sul cinema russo.

La comoda e la merda

La comoda e la merda
RACCONTO TRAGICOMICO DI UN RICOVERO
AI TEMPI DEL COVID
di Giovanni Pandolfini contadino teatrante
Quinto piano, medicina generale trasformata per l’emergenza in reparto COVID, paziente 52/A.
Sono appena arrivato al mio letto nella stanzetta del reparto dopo una lunga giornata di delirio al pronto soccorso COVID .
Sono solo, mi viene da pensare “finalmente”, nella piccola stanza ci sono due letti soltanto ma al momento l’altro è vuoto.
In realtà non sono solo ma sono isolato, non posso vedere nessuno dei miei, arrivano a me solo infermieri e medici in scafandro di cui vedo solo gli occhi dietro alla visiera di plexiglass.
Non posso muovermi liberamente nella stanza.
Giovanni Pandolfini legge “La comoda e la merda”

La variante dell’indisciplina

La variante dell'indisciplina
Spesso ci sentiamo dire “ma siete ancora lì a citare ‘sto green pass? non vi siete accorti che non c’è più?“. Ecco, appunto “non c’è più“.
A parte il fatto che questa domanda proviene quasi sempre da tutte quelle persone, quei settori che mentre il gren pass “c’era” hanno girato la testa dall’altra parte perchè era “divisivo” discuterne (per dirla leggera) se non addirittura partecipato della discriminazione attiva (per essere più chiari) di coloro i quali riconoscevano in quella tessera un aggiornamento degli strumenti di controllo sociale, di disciplinamento e abrogazione di molte libertà personali e costituzionali, non è corretto affermare che il green pass “non c’è più“.
Lo strumento è stato congelato all’interno delle procedure informatiche ed amministrative dello stato, una specie di cellula dormiente del terrore, ma il suo impianto tecnologico persiste ed anzi si è sviluppato e riarticolato nell’IT Wallet, il portafoglio digitale integrato nell’app IO in grado di contenere carta d’identità elettronica, tessera sanitaria, passaporto e molti altri documenti, di recente entrata in vigore, e in sintonia con l’Identità Digitale promossa e in via di realizzazione dalla UE.
E’ per questo motivo che ci preme riproporre a tutte e tutti le riflessioni dell’ Assemblea contro il Green Pass di Roma riportate in questo fascicoletto, sia come importante valore storico di memoria che come prospettiva per le lotte future.