Smart city in Palestina. Video documentari

tecnologie per guerra ai popoli
Pubblichiamo di seguito le versioni complete in lingua italiana dei tre documentari prodotti da Aljazeera e tradotti a cura dell’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna.
Pur non essendo recentissimi (maggio – dicembre 2023) pensiamo che siano ancora utili per riflettere sulle tecnologie digitali, spacciate come la panacea di tutti i problemi.
Una parte ridotta dei documentari è stata presentata, ad oggi, in otto città durante iniziative pubbliche all’interno del progetto “Palestina: il vero volto delle smart city. Tecnologie per le Guerra ai popoli”
L’occupazione automatizzata di Israele: Hebron
di The listening post per Aljazeera
Tariq Nafi esamina l’uso da parte di Israele della sorveglianza basata sull’intelligenza artificiale a Hebron, che ha rafforzato il controllo del governo israeliano sui palestinesi.
I palestinesi di Hebron sono tra le persone più sorvegliate e controllate del pianeta.
Nella prima puntata di uno speciale in due parti, Tariq Nafi riferisce dalla Cisgiordania occupata sul sistema di riconoscimento facciale “Red Wolf”, precedentemente sconosciuto, scoperto da Amnesty International e Breaking the Silence.
Video in lingua originale
pubblicato il 6 maggio 2023

L’occupazione automatizzata di Israele: Gerusalemme
di The listening post per Aljazeera
Tariq Nafi esamina la sorveglianza israeliana a Gerusalemme e approfondisce il funzionamento della segreta unità israeliana responsabile dello spionaggio e del ricatto dei palestinesi.
L’esistenza dei palestinesi a Gerusalemme è minacciata: sono attentamente sorvegliati, registrati e limitati. Nelle strette vie e nei vicoli della Città Vecchia, le telecamere sono onnipresenti.
Nel secondo episodio di uno speciale in due parti, Tariq Nafi riferisce dalla Cisgiordania occupata su come la macchina di sorveglianza israeliana si infiltri nella vita dei palestinesi. Parla anche con un ex tenente israeliano dell’Unità 8200, l’unità di intelligence d’élite responsabile dello spionaggio dei palestinesi.
Video in lingua originale
pubblicato il 13 maggio 2023

The Gospel: Israele passa a un nuovo sistema di intelligenza artificiale nella guerra di Gaza
di The listening post per Aljazeera
Il ruolo della guerra potenziata dall’intelligenza artificiale nei campi di sterminio di Gaza. Inoltre, Mariam Barghouti sull’intensificarsi della violenza in Cisgiordania.
A più di 60 giorni dall’inizio della guerra tra Israele e Gaza, due testate giornalistiche israeliane – +972 magazine e Local Call – hanno pubblicato un articolo su The Gospel, un nuovo sistema di intelligenza artificiale impiegato a Gaza.
L’intelligenza artificiale aiuta a generare nuovi obiettivi a una velocità senza precedenti, consentendo all’esercito israeliano di allentare i suoi già permissivi vincoli sull’uccisione di civili.
Video in lingua originale
pubblicato il 9 dicembre 2023

Palestina e smart city a Roma. Gli interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city a Roma
Domenica 6 luglio scorso allo spazio occupato (da trent’anni con un breve intermezzo di sgombero) 100celle Aperte di Roma ha avuto luogo l’ ottavo incontro sulla questione “Palestina/Smart City/tecnologie per le guerre ai popoli”.
Assemblea molto partecipata sia nel numero delle persone presenti (almeno una settantina) che nella qualità degli interventi, riportati di seguito in versione audio.
Presentazione di una compagna di 100celle Aperte.
Introduzione di Elisabetta (Assemblea No green pass Roma).
Introduzione di Fabrizio (Assemblea Antifascista di Bologna contro il green pass)
Intervento di Khaled El Qaisi dell’Udap
Intervento di Fabrizio di Assemblea Antifascista di Bologna contro il green pass
Intervento di Elisabetta di No green pass Roma sulla situazione a Roma
Altri interventi dei partecipanti





Chiusura di Mattia di No green pass Roma
Appello di Khaled El Qaisi per il processo che si sta svolgendo a L’Aquila a carico di Anan Yaeesh
Gli audio interventi sono disponibili anche su
Assemblea Romana No green pass
Coordinamenta femminista e lesbica

Palestina smart city a Napoli. Interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city a Napoli
Giovedì 19 giugno scorso allo spazio occupato Zero81 di Napoli ha avuto luogo il sesto incontro sulla questione “Palestina/Smart City/tecnologie per le guerre ai popoli”.
Dopo l’introduzione Giulia e Carlo del Centro culturale Handala Ali di Napoli sono seguiti gli interventi di Flora del collettivo universitario Demand di Napoli, di Alessio di Miracolo a Milano e di Fabrizio dell’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna.
Di seguito gli interventi dell’iniziativa.
Introduzione di Giulia e Carlo
Centro culturale Handala Ali di Napoli

Intervento di Flora
collettivo universitario Demand di Napoli

Intervento di Alessio (Miracolo a Milano)

Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna

Palestina smart city e guerra a Roma

iniziativa Palestina Smart city a Roma

Immagina il futuro della tua città
di Assemblea Romana NO Green Pass

Non c’è più tempo per far finta di non capire quali scelte da anni sta percorrendo con metodicità e determinazione il sistema di potere per trasformare dalle fondamenta la nostra vita. Abbiamo aspettato anche troppo.
La Smart City e la Città dei 15 minuti sono due teorizzazioni che applicando sul territorio strumenti altamente tecnologici non solo ridefiniscono i modi e i tempi della nostra quotidianità, non solo controllano i nostri corpi e condizionano le nostre menti spingendoci a comportamenti stereotipati, controllabili secondo algoritmi precostituiti, ma attuano anche una selezione predittiva delle azioni, individuando e selezionando buoni e cattivi, pericolosi e innocui, disponibili e indisponibili.

Intervista a Radio Onda Rossa
di un compagno dell’ Assemblea romana contro il green pass

promuovono
Assemblea Romana NO Green Pass
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna
Miracolo a Milano

Palestina smart city e guerra a Milano

iniziativa Palestina Smart city a Milano

Quanto l’intelligenza artificiale nasca e prosperi in ambito militare, con applicazioni sempre più devastanti anche nel settore civile (tanto da rendere sempre più difficile la separazione tra i due settori), è documentato anche dall’impegno della National Security Commission of Artificial Intelligence statunitense, che il Congresso americano ha istutito nel maggio 2018, e che ha integrato tra i suoi membri i rappresentanti di Amazon Web Services, di Oracle, di Microsoft Researche Lab e di Google Cloud.
Come scriveva Evgeny Morozov in Une guerre froide, «Le Monde diplomatique», maggio 2023:

“La competenza della Silicon Valley è indispensabile all’apparato militare se questo intende realizzare la sua visione di un sistema che integri l’insieme dei dati trasmessi dai sensori delle varie forze armate. Analizzate con l’aiuto dell’intelligenza artificiale, queste informazioni permetterebbero di elaborare in seguito una riposta coordinata efficace. Alla fine del 2022, il Pentagono ha attribuito a quattro giganti tecnologici – Microsoft, Google, Oracle e Amazon – un lauto contratto di 9 miliardi di dollari per sviluppare l’infrastruttura di questo audace progetto.”

Quindi proponiamo anche a Milano un Incontro pubblico per ragionare assieme dello sviluppo di queste tecnologie digitali pervasive utilizzate in Palestina per lo sterminio ed il genocidio automatizzato della popolazione ed utilizzate anche qui per il controllo della società tutta, dissenziente o amorfa che sia, proiettate nella costruzione della smart city.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana di cui sotto è possibile vedere il trailer.
Interventi da Milano, Busto Arsizio, Bologna e della comunità palestinese in Italia.

promuovono
Miracolo a Milano
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Guerra e incarcerazione tecnologica della società

guerra e incarcerazione tecnologica
Quando parliamo dell’uso duale della tecnologia ci riferiamo allo sviluppo di competenze altamente specializzate che possono venire utilizzate indistintamente nell’ambito militare e in quello civile e che sono implementate dal sistema militare-industriale e universitario. FBK (Fondazione Bruno Kessler) rappresenta un esempio lampante di questa dualità. Mentre sviluppa relazioni e prodotti a fini bellici (come riportato nel testo seguente), è presente nello sviluppo del Tecnopolo Bolognese e nella gestione del controllo biometrico a Trento, tanto per citare due esempi
Quello che segue è il testo di un intervento fatto da un compagno davanti al centro di ricerca FBK (Trento) in occasione del corteo dello scorso 10 maggio, al fianco della resistenza palestinese e contro le collaborazioni con lo Stato di Israele
FBK per l’incarcerazione tecnologica e la guerra
Viviamo un presente che ci obbliga ogni giorno di più a fare scelte che possono cambiare le nostre vite. Più la Società-macchina si struttura e si rende concreta, maggiormente si palesa il bisogno vitale di osservare con attenzione la quotidianità che ci sovrasta. La caratteristica della macchina non è solo la sua efficacia, ma soprattutto la sua programmazione, l’incapacità di cambiare rotta, l’obbedienza automatica. Ecco perché l’apparato tecnico ha bisogno di corpi-macchina. Se gli inferni di Gaza e della Cisgiordania ci stanno lentamente abituando ad un mondo disumano, è perché anche le nostre vite possono diventare quelle di esseri simili a macchine obbedienti.
È in questo tipo di mondo che lo Stato, con la sua guerra interna, ci vorrebbe muti e incoscienti di fronte alla catastrofe. È in questo tipo di mondo che laboratori, università, aziende divengono le retrovie dei conflitti globali. E questo è il mondo che si sta apparecchiando esattamente qui, anche all’interno delle Università e delle aziende trentine e del nucleo che fa da capofila: FBK.

Palestina smart city e guerra a Napoli

Assemblea pubblica
sull’automazione del genocidio in Palestina, controllo tecnologico e smart city
iniziativa Palestina Smart city a Napoli

E’ un dato di fatto che gli sviluppi tecnologici testati in Palestina (ma in generale nelle guerre) vengono venduti all’occidente per essere utilizzati all’interno dei contesti urbani, diventando parte fondamentale della trasformazione in corso. Lo “Stato” di Israele è a oggi leader mondiale per ciò che riguarda le tecnologie biometriche e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Traguardo raggiunto in decenni di occupazione, durante la quale ha potuto sperimentare tutto ciò sulla popolazione palestinese. Ci teniamo a sottolineare inoltre che sono molteplici i progetti direttamente commissionati e finanziati da alcuni Stati occidentali, il che evidenzia ulteriormente quali strumenti si prefiggono di utilizzare anche qui da noi.
Le Smart city, spacciate come eco-sostenibili e luoghi inclusivi, in realtà sono progettate e realizzate per monitorare, gestire, reprimere ed escludere gli individui proprio come accade in Palestina. Troviamo pertanto opportuno definire tale processo di trasformazione globale tecno-colonialismo, per via del fatto che l’implementazione dei sistemi bio-tecnologici-digitali stanno letteralmente colonizzando sia i luoghi che i nostri corpi, arrivando a modificare anche i nostri pensieri e le nostre percezioni, nel tentativo di imporsi come unico paradigma universale. [tratto dal n.3 di Pensiero Critico – Terre in moto]

Assemblea pubblica per ragionare assieme dello sviluppo sul territorio napoletano di tecnologie digitali pervasive volte al controllo della popolazione e proiettate nella costruzione della smart city. Per denunciare che queste tecnologie usate da noi sono le stesse usate dall’entità israeliana per l’annientamento genocidario automatizzato dei palestinesi.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana.
Interventi da Bologna, Milano e dal Collettivo Demand di Napoli. Presenza di esponenti della comunità palestinese in Italia.

promuovono
Centro Culturale Handala Ali
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Stop OGM per l’agroecologia

stop ogm manifestazione a Parma
APPELLO PER LA MANIFESTAZIONE A PARMA CONTRO I NUOVI OGM E NON SOLO
Cambiare il Campo è un gruppo di attiviste e attivisti, contadine e contadini, di diverse zone d’Italia, provenienti da diverse realtà, gruppi, collettivi e associazioni, rurali e cittadine che lavorano per unire le forze e per difendere e sviluppare i sistemi agroecologici di produzione, distribuzione e consumo del cibo.
Ci rivolgiamo a contadine e contadini, consumatrici e consumatori, associazioni, gruppi d’acquisto, comunità di supporto dell’agricoltura, empori solidali, aziende e cooperative, tecnici agricoli, ricercatrici e ricercatori responsabili, per costruire un’opposizione comune contro l’avanzare dei nuovi OGM (TEA, NBT, NGT).

Intelligenza artificiale per la guerra

intelligenza artificiale per la guerra
L’Intelligenza Artificiale – parte e insieme motore delle tecnologie convergenti (info, bio, nano e neuro) – non è né positiva, come affermano i «tecno-entusiasti», né passibile di forme alternative di governance, come ripetono i «tecno-possibilisti». Nata in ambito bellico, l’IA serve innanzitutto a fare la guerra.
A scanso di equivoci il Pentagono lancia esplicitamente un nuovo Progetto Manhattan per l’Intelligenza Artificiale in chiave militare, mentre il partito-Stato cinese gli risponde con il MDPW (Multi-Domain Precision Warfare). Nel frattempo, in Ucraina si accelera la robotizzazione dei sistemi d’arma e di comando, mentre a Gaza si compie il primo genocidio automatizzato della storia.
Dalla produzione automatizzata alla finanza ad alta frequenza, dalla disseminazione di telecamere e sensori nelle città all’agricoltura digitale, passando per l’ingegneria genetica applicata ai campi e ai corpi, quello che i complessi scientifico-militar-industriali stanno conducendo è una guerra generalizzata al vivente e ad ogni forma di autonomia individuale e comunitaria.
Contro l’artificializzazione della vita, la terra. Contro la schiavitù connessa, la libertà.
capitolo completo tradotto dal libro di Jacques Luzi
Ce que l’intelligence atificielle ne peut pas faire

Palestina smart city a Busto Arsizio. Interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city a Busto Arsizio
Sabato scorso al PIME di Busto Arsizio ha avuto luogo l’incontro sulla questione “Palestina/Smart City/tecnologie per le guerre ai popoli” che ha visto la sala gremita (almeno 80 partecipanti) e interessantissimi interventi.
Dopo l’introduzione di Andrea dell’Assemblea Popolare di Busto Arsizio, sono seguiti Shokri dell’Unione Democratica Arabo Palestinese, Fabrizio dell’Assemblea antifascista contro il green pass di Bologna e Alessio di Miracolo a Milano.
L’incontro si è concluso con apericena, occasione di scambio e condivisione. Durante l’iniziativa sono stati raccolti 500 € per Gazzella ODV che distribuisce acqua, pane e pasti caldi alla popolazione sopravvissuta di Gaza.
Di seguito gli interventi dell’iniziativa.
Introduzione di Andrea
Assemblea Popolare di Busto Arsizio

Intervento di Shokri
Unione Democratica Arabo Palestinese (U.D.A.P.)

Intervento di Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna

Intervento di Alessio (Miracolo a Milano)