A fianco del Popolo Palestinese
Rilanciamo la manifestazione nazionale romana contro il genocidio del Popolo Palestinese da parte di Israele
In conbutta con U.S.A. e N.A.T.O. nel silenzio complice della U.E.
In conbutta con U.S.A. e N.A.T.O. nel silenzio complice della U.E.
Dal manifesto di convocazione della manifestazione:
“La nostra lotta per la liberazione della Palestina va oltre la semplice solidarietà di facciata: é una causa politica che supera l’assistenza umanitaria e si basa su una opposizione attiva contro l’occupazione e il colonialismo.
In Italia e altrove ci sono attori che cercano di svuotare questa lotta del suo significato politico, riducendo la questione palestinese a un’emergenza umanitaria depoliticizzandola per frenare la nostra azione e annullarne l’impatto.
Noi respingiamo con forza questo tentativo. La nostra solidarietà non è neutrale: affermiamo con determinazione la legittimità e la necessità della resistenza palestinese.
La lotta del popolo palestinese è anche la nostra, ed è fondamentale che il nostro appoggio sia incondizionato e parte integrante delle battaglie che conduciamo qui in Italia, opponendoci alle forme di censura e repressione che ci colpiscono direttamente.
E’ per questo che ci opponiamo anche al DDL 1660, uno strumento volto a censurare e reprimere le voci di chi sostiene la causa palestinese, come abbiamo dimostrato con forza nella manifestazione nazionale del 5 ottobre”
“La nostra lotta per la liberazione della Palestina va oltre la semplice solidarietà di facciata: é una causa politica che supera l’assistenza umanitaria e si basa su una opposizione attiva contro l’occupazione e il colonialismo.
In Italia e altrove ci sono attori che cercano di svuotare questa lotta del suo significato politico, riducendo la questione palestinese a un’emergenza umanitaria depoliticizzandola per frenare la nostra azione e annullarne l’impatto.
Noi respingiamo con forza questo tentativo. La nostra solidarietà non è neutrale: affermiamo con determinazione la legittimità e la necessità della resistenza palestinese.
La lotta del popolo palestinese è anche la nostra, ed è fondamentale che il nostro appoggio sia incondizionato e parte integrante delle battaglie che conduciamo qui in Italia, opponendoci alle forme di censura e repressione che ci colpiscono direttamente.
E’ per questo che ci opponiamo anche al DDL 1660, uno strumento volto a censurare e reprimere le voci di chi sostiene la causa palestinese, come abbiamo dimostrato con forza nella manifestazione nazionale del 5 ottobre”
Associazione Amici del Libano in Italia
Giovani Palestinesi d’Italia
Unione Democratica Arabo-Palestinese
Giovani Palestinesi d’Italia
Unione Democratica Arabo-Palestinese
Terza marcia dei Sollevamenti della Terra
“La marcia contro le grandi opere inutili e dannose è pronta anche quest’anno ad attraversare l’appennino tosco-emiliano fino alla città di Bologna, per opporsi con ostinazione ai progetti ecocidi e senza futuro che avvelenano le nostre montagne e gli ambienti in cui viviamo. Dal Corno alle Scale fino a Bologna, passando per il lago Brasimone: 7 giorni di accampamento, autogestione e libertà per nutrire le lotte dei territori che abitiamo.”
Terzo anno per i Sollevamenti della Terra che continuano il cammino. L’appello dell’ Assemblea promotrice della Marcia come al solito coinvolge tutti e tutte spronando a non abdicare la difesa dei territori e della vita.
“Non si tratta più di mobilitarsi per chiedere a chi ci governa questa o quella nuova misura ecologica, né di credere alle loro soluzioni miracolose, tanto meno si tratta di assistere passivamente allo spettacolo che mettono in scena per noi: quello di un progresso che, al contrario delle loro promesse, si rivela sempre più slegato dalla pienezza dell’esistenza umana.”
“Si tratta invece di riprendere in mano il destino del mondo e di organizzarsi per passare all’azione. Per mostrare, disarmare, neutralizzare tutte le macchine di morte, per bloccare la corsa folle al consumo vorace di risorse, per riprenderci la terra e restituirla al mondo”
Quindi tutte e tutti in Marcia!
Covidismo di Daniela Danna
Presentazione del libro Covidismo di Daniela Danna.
Da uno stato di ‘emergenza covid’ a un regime di ‘covidismo’
Da uno stato di ‘emergenza covid’ a un regime di ‘covidismo’
L’iniziativa di venerdì scorso promossa dal CLN Resistenza e dal Coordinamento Paradiso, realizzata negli spazi di Villa Paradiso a Bologna, ha permesso di rimettere al centro le pratiche della gestione psicopandemica quali traghettatrici verso un regime sempre più pervasivo ed invadente nei confronti delle libertà delle persone.
Il saggio “Covidismo” della Danna rappresenta un’analisi acuta e innovativa degli eventi mondiali degli ultimi anni, offrendo una prospettiva rivelatrice e poco diffusa. L’autrice fornisce una disamina accurata e argomentata, andando oltre il semplice racconto degli avvenimenti legati alla pandemia, ed esplorando i dettagli dei postulati del ‘covidismo’ e il loro impatto sulla società contemporanea.
L’analisi approfondita rivela un quadro complesso di manovre politiche e socioeconomiche, evidenziando la connessione tra l’emergenza sanitaria e il consolidamento del potere di entità multinazionali come Big Pharma e Big Tech. L’autrice delinea la trasformazione dello stato di “emergenza covid” in un regime di “covidismo”, in cui il concetto di sicurezza biologica diventa uno strumento per giustificare interventi restrittivi sulla vita sociale ed economica.
Il saggio “Covidismo” della Danna rappresenta un’analisi acuta e innovativa degli eventi mondiali degli ultimi anni, offrendo una prospettiva rivelatrice e poco diffusa. L’autrice fornisce una disamina accurata e argomentata, andando oltre il semplice racconto degli avvenimenti legati alla pandemia, ed esplorando i dettagli dei postulati del ‘covidismo’ e il loro impatto sulla società contemporanea.
L’analisi approfondita rivela un quadro complesso di manovre politiche e socioeconomiche, evidenziando la connessione tra l’emergenza sanitaria e il consolidamento del potere di entità multinazionali come Big Pharma e Big Tech. L’autrice delinea la trasformazione dello stato di “emergenza covid” in un regime di “covidismo”, in cui il concetto di sicurezza biologica diventa uno strumento per giustificare interventi restrittivi sulla vita sociale ed economica.
Introduzione
Intervento di Daniela Danna
Domande all’autrice
Presidio contro la guerra e la censura
Domenica 16 giugno 2024 – h. 20
Parco 11 Settembre – Via Azzo Gardino – Bologna
Parco 11 Settembre – Via Azzo Gardino – Bologna
- enormi spese militari verso una economia di guerra mentre si fomentano odio fra le persone e odio fra i popoli
- sottomissione e complicità alle manovre NATO, sistema sovranazionale della macchina bellicista UE
- emergenzialismo, censura e propaganda
- privatizzazione e militarizzazione degli spazi della vita quotidiana
- imposizione di scenari che richiamano un futuro di guerra, ansia, incertezza
- sospensione dello stato di diritto
- tecnologia di guerra applicata alle città per il controllo capillare della popolazione e degli spostamenti
- università asservite alle multinazionali delle armi
- crollo del livello educativo e del servizio sanitario
Lepore contribuisce a tutto sto sfacelo, nel suo piccolo, censurando il film IL TESTIMONE di David Dadunashvili, a conferma del fatto che un totalitarismo politico e di controllo della popolazione e delle idee è ormai “ordinaria amministrazione”.
“Noi il film lo proiettiamo lo stesso
nel corso del presidio contro la guerra e la censura” Coordinamento Paradiso
nel corso del presidio contro la guerra e la censura” Coordinamento Paradiso
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio.
Bologna vs Venezia. Smart cities a confronto /3
IIIa ASSEMBLEA PUBBLICA
17 aprile 2024 – ore 20
al Centro Sociale della Pace
Via del Pratello 53
Presenti relatori dell’Osservatorio sulle Smart City per l’Analisi e la Resistenza (O.S.C.A.R.) provenienti dal Veneto
e una compagna da Mestre
e una compagna da Mestre
promuove il CoordinamentoParadiso
Chiudiamo le basi USA-NATO!
PRESIDIO PUBBLICO
DIPARTIMENTO SCIENZE POLITICHE
giovedì 4 aprile 2024 – h. 13
Strada Maggiore 45 – Bologna
Strada Maggiore 45 – Bologna
Nel giorno del 75° anniversario della fondazione della NATO (4 aprile 1949) è indetta a livello internazionale una giornata in cui anche nel nostro paese diverse organizzazioni si mobilitano in modo coordinato contro l’occupazione euro-atlantica, contro la sottomissione del governo Meloni agli interessi imperialisti degli USA, contro l’economia di guerra, la repressione e la censura di guerra.
Sospendiamo ogni forma di collaborazione delle università italiane con gli atenei israeliani e con le aziende degli armamenti, in solidarietà con la lotta di liberazione del popolo palestinese e di tutti i popoli che lottano per la propria indipendenza.
Sospendiamo ogni forma di collaborazione delle università italiane con gli atenei israeliani e con le aziende degli armamenti, in solidarietà con la lotta di liberazione del popolo palestinese e di tutti i popoli che lottano per la propria indipendenza.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio pubblico.
Corteo a Trento contro il G7
RESTIAMO UMANI. CON GAZA NEL CUORE, CONTRO IL G7 SULL’ IA A TRENTO.
promosso dall’ Assemblea in solidarietà alla Palestina – Trento
In vista del G7 vero e proprio che si terrà a giugno in Puglia, in Italia ci saranno diversi vertici settoriali.Mentre a Verona si terrà il G7 su industria e aerospazio (che verterà anche sul sistema Starlink,adoperato ora in Ucraina), a Trento il 15 marzo ci sarà il G7 sull’Intelligenza Artificiale (IA).
I ministri con delega all’innovazione di Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Canada discuteranno di IA, nel momento in cui a Gaza si sta consumando il primo genocidio non solo in diretta social, ma anche su base algoritmica. Pensiamo al sistema Habsora (The Gospel) usato dall’esercito israeliano e basato in gran parte sull’IA, sistema che un ex funzionario dell’intelligence israeliana ha definito una «fabbrica di omicidi di massa».
Noi la chiamiamo automatizzazione del genocidio.
L’utilizzo da parte dell’esercito israeliano dell’IA per compiere i bombardamenti sui gazawi si affianca al ricorso a tecnologie di sorveglianza da parte del sistema dell’apartheid sionista: check-point automatizzati, applicazioni per la schedatura dei palestinesi, uso dell’IA per il riconoscimento facciale…
Questo orrore 4.0 non nasce dal nulla, viene prodotto nei centri di ricerca, nelle start up, nelle università. Attraverso la sperimentazione continua sulla pelle dei palestinesi lo Stato d’Israele è diventato un laboratorio mondiale per le nuove tecnologie e uno dei principali esportatori delle stesse.
I ministri con delega all’innovazione di Italia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Germania, Giappone e Canada discuteranno di IA, nel momento in cui a Gaza si sta consumando il primo genocidio non solo in diretta social, ma anche su base algoritmica. Pensiamo al sistema Habsora (The Gospel) usato dall’esercito israeliano e basato in gran parte sull’IA, sistema che un ex funzionario dell’intelligence israeliana ha definito una «fabbrica di omicidi di massa».
Noi la chiamiamo automatizzazione del genocidio.
L’utilizzo da parte dell’esercito israeliano dell’IA per compiere i bombardamenti sui gazawi si affianca al ricorso a tecnologie di sorveglianza da parte del sistema dell’apartheid sionista: check-point automatizzati, applicazioni per la schedatura dei palestinesi, uso dell’IA per il riconoscimento facciale…
Questo orrore 4.0 non nasce dal nulla, viene prodotto nei centri di ricerca, nelle start up, nelle università. Attraverso la sperimentazione continua sulla pelle dei palestinesi lo Stato d’Israele è diventato un laboratorio mondiale per le nuove tecnologie e uno dei principali esportatori delle stesse.
Intervista di Radio Onda Rossa ad un compagno di Trento
Per il Don Bosco che resiste!
SALVIAMO IL PARCO
RISTRUTTURIAMO LE BESTA.
manifestazione promossa dal COMITATO BESTA
A Bologna nei giorni scorsi si sono raggiunti livelli di inquinamento mostruosi. L’avviso dei climatologi ai cittadini è stato di “non andare a correre”. Bologna è una delle città più inquinate del mondo.
Ma come è trattato l’ambiente in città?
A San Donato l’amministrazione Lepore intende costruire una nuova scuola. Proprio a fianco delle Scuole Besta che poi saranno abbattute. Una nuova colata di cemento che devasterà il Parco Don Bosco uno dei pochi polmoni verdi in zona fiera. Si taglieranno decine di alberi ad alto fusto capaci di assorbire CO2 e polveri sottili e mitigare le ondate di calore estive e si cancellerà un boschetto urbano con preziose piante ed animali.
Da due mesi un presidio permanente organizzato dai residenti sta resistendo al folle progetto del Comune.
Oggi le cittadine e i cittadini chiedono più salute e meno inquinamento, più verde e meno cemento. Vogliamo essere ascoltate e coinvolte.
Ma come è trattato l’ambiente in città?
A San Donato l’amministrazione Lepore intende costruire una nuova scuola. Proprio a fianco delle Scuole Besta che poi saranno abbattute. Una nuova colata di cemento che devasterà il Parco Don Bosco uno dei pochi polmoni verdi in zona fiera. Si taglieranno decine di alberi ad alto fusto capaci di assorbire CO2 e polveri sottili e mitigare le ondate di calore estive e si cancellerà un boschetto urbano con preziose piante ed animali.
Da due mesi un presidio permanente organizzato dai residenti sta resistendo al folle progetto del Comune.
Oggi le cittadine e i cittadini chiedono più salute e meno inquinamento, più verde e meno cemento. Vogliamo essere ascoltate e coinvolte.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare alla manifestazione.
Cara Cineteca ti scrivo
dal Coordinamento Paradiso
Lettera aperta alla Cineteca di Bologna e a tutte le sale cinematografiche che in questa città hanno l’onore di ospitare un’attività culturale di alto valore come il Cinema
Gentile Gian Luca Farinelli e gentili gestori di tutte le sale cinematografiche di Bologna,
che godiate di prestigio internazionale o semplicemente vi occupiate nell’ombra di tenere vivo il patrimonio di pellicole che ogni anno la cultura cinematografica ci regala, vogliamo riflettere insieme a voi, nel nome dell’arte, sulle ragioni della demonizzazione che il nostro Paese sta riservando alla cultura russa: spettacoli vengono ogni giorno annullati e artisti censurati in nome di una contrapposizione politica, che nulla ha a che fare con la bellezza dell’arte, nelle sue numerose espressioni, con un atteggiamento che prepara tempi oscuri e offende profondamente l’intelligenza e la sensibilità dei cittadini italiani.
La censura si è abbattuta anche sul cinema russo.