Proponiamo di seguito gli interventi dell’iniziativa su “Palestina, il vero volto delle smart city. Tecnologie per le guerre ai popoli” svoltasi a Bologna il 26 febbraio scorso e a Ravenna il giorno successivo. Pubblichiamo di seguito esclusivamente il migliore intervento per ogni relatore in modo da non creare inutili ridondanze.
Introduzione di Massimo
Assemblea Antifascista contro il green pass
Intervento di Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass
Intervento di Cluadio
Lavoratori autoroganizzati Ravenna
Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
La vita di tutti noi, dei nostri luoghi, resa intelligente, smart, dalla stessa tecnologia che viene utilizzata nella guerra, nello sterminio dei palestinesi, nel genocidio a Gaza?
Smart industry, smart security, smart energy, smart people, smart health, smart home, smart mobility, smart governance, smart retail… (e scusate l’inglese!). Da cittadini a city-users. CITY-USERS!
E’ davvero quello che vogliamo? Pensiamo davvero che tutto sia orientabile, migliorabile, perfettibile, attraverso l’uso della tecnologia sfrenata, energivora e senza etica al servizio del Capitale?
Guardate come a Bologna è stato pensato per il prossimo futuro il distretto TEK (Tecnologia, Intrattenimento, Conoscenza – in italiano stavolta) con il Tecnopolo, tra quella che oggi è via Stalingrado – domani Green Boulvard – e San Donato (Fiera), nella nuova Piazza della Costituzione.
Il tutto per la modica cifra di oltre 2 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati. Quest’ultimi facendola da padroni, avendo, tra l’altro, l’esclusività della conoscenza tecnologica necessaria.
Presentazione del libro Covidismo di Daniela Danna. Da uno stato di ‘emergenza covid’ a un regime di ‘covidismo’
L’iniziativa di venerdì scorso promossa dal CLN Resistenza e dal Coordinamento Paradiso, realizzata negli spazi di Villa Paradiso a Bologna, ha permesso di rimettere al centro le pratiche della gestione psicopandemica quali traghettatrici verso un regime sempre più pervasivo ed invadente nei confronti delle libertà delle persone.
Il saggio “Covidismo” della Danna rappresenta un’analisi acuta e innovativa degli eventi mondiali degli ultimi anni, offrendo una prospettiva rivelatrice e poco diffusa. L’autrice fornisce una disamina accurata e argomentata, andando oltre il semplice racconto degli avvenimenti legati alla pandemia, ed esplorando i dettagli dei postulati del ‘covidismo’ e il loro impatto sulla società contemporanea.
L’analisi approfondita rivela un quadro complesso di manovre politiche e socioeconomiche, evidenziando la connessione tra l’emergenza sanitaria e il consolidamento del potere di entità multinazionali come Big Pharma e Big Tech. L’autrice delinea la trasformazione dello stato di “emergenza covid” in un regime di “covidismo”, in cui il concetto di sicurezza biologica diventa uno strumento per giustificare interventi restrittivi sulla vita sociale ed economica.
Gli scorsi 16 e 17 febbraio, “Il Testimone” è stato proiettato in una sala messa a disposizione dal Comune di San Giorgio di Piano, località in provincia di Bologna. Qui la censura del sindaco podestà di Bologna non ha potuto nulla.
La grandissima partecipazione di cittadini bolognesi e della provincia ha stipato la sala in entrambe le giornate. Le persone hanno dimostrato con la loro presenza, curiosità e attiva partecipazione al dibattito che alla pressione volgare ed autoritaria esercitata da una istituzione pubblica è possibile reagire e non soggiacere alla rassegnazione.
Due bellissime serate dense di emozioni e parole, di comprensione e solidarietà nelle quali era tangibile la determinazione nel contrastare i tentativi di censura ed affermare la libertà di espressione
Gli unici che hanno rosicato sono stati quelli di La Repubblica della cronaca cittadina i quali, seguendo la coazione a ripetere della disinformazione sono arrivati a collegare la morte di Navalny con la proiezione de Il Testimone.
Karen Badalov, attore protagonista del film russo “Il Testimone”, si rivolge al pubblico italiano presente alla prima del 22 ottobre 2023 a Roma
Mentre le forze di occupazione israeliane stanno avanzando su Rafah e la popolazione di Gaza non ha un posto sicuro dove scappare, mentre ancora si contano i martiri e i feriti causati dall’occupazione sionista, dopo che tutti gli ospedali di Gaza sono diventati fuori uso a causa dei bombardamenti e dell’embargo sulla striscia, dopo 129 giorni in cui Israele ha affamato Gaza e non ha permesso l’ingresso di alcun aiuto alla popolazione, in risposta a due artisti che al festival di Sanremo hanno condannato il bombardamento degli ospedali e hanno richiesto un cessate il fuoco, l’amministratore delegato della RAI fa pervenire un comunicato alla presentatrice Mara Venier che esprime solidarietà allo stato israeliano e al suo supposto “diritto alla difesa”.
Dopo oltre 28mila martiri di cui non ha praticamente mai dato riscontro, la RAI non solo non esprime la doverosa solidarietà alla popolazione palestinese, ma continua a sostenere apertamente il massacro diffondendo propaganda sionista senza il minimo criterio di giusta e neutra informazione.
Quando si tratta di sostenere gli oppressi si ricorda che il festival è un momento dedicato alla musica, un momento di festa, ma quando occorre difendere gli amici potenti non c’è nessuna esitazione nello schierarsi.
Quinto piano, medicina generale trasformata per l’emergenza in reparto COVID, paziente 52/A.
Sono appena arrivato al mio letto nella stanzetta del reparto dopo una lunga giornata di delirio al pronto soccorso COVID .
Sono solo, mi viene da pensare “finalmente”, nella piccola stanza ci sono due letti soltanto ma al momento l’altro è vuoto.
In realtà non sono solo ma sono isolato, non posso vedere nessuno dei miei, arrivano a me solo infermieri e medici in scafandro di cui vedo solo gli occhi dietro alla visiera di plexiglass.
Non posso muovermi liberamente nella stanza.
Sembra che molte persone si facciano delle domande, quantomeno quando le narrazioni ufficiali confliggono col buon senso e vessano le giornate già complicate dei cittadini.
Alta la partecipazione all’incontro sulle smart cities a Villa Paradiso – ben oltre le 250 persone – per riflettere insieme sui reali scopi delle politiche cittadine della giunta Lepore, che sembrano indirizzarsi verso il controllo sociale e il disciplinamento dei cittadini, promuovendo città “smart, green e pensate per migliorare la qualità della vita degli abitanti”.
Sarà che i cittadini di questo “benessere” distribuito con tanto altruismo non se ne sono proprio accorti e anzi al momento ne hanno avuto solo una inquietante impressione; sarà che i milioni di euro che giungono a pioggia dal governo nazionale, dall’EU, da aziende che lavorano per la NATO per la realizzazione del progetto insinuano poco rasserenanti sospetti (se puntassero alla nostra salute e serenità basterebbero molto meno fondi…); sarà che tali politiche sono caratterizzate da elementi che ricordano intenzioni poco benevole appena vissute negli anni della pandemia: controlli, permessi, ricatti economici, limitazioni degli spostamenti, INSOMMA il buon senso porta i cittadini più attenti ad insospettirsi e a farsi la domanda: MA LO FARANNO DAVVERO PER IL NOSTRO BENE?
In sala diverse sono state le proposte di disubbidienza civile e molto esaustivo (e realistico..) il quadro distopico illustrato dai relatori.
Interventi dei relatori
Introduzione di Fabrizio (Coordinamento Paradiso / ricercatore O.S.C.A.R)
Intervento di Alessio Gasperini (Miracolo a Milano / ricercatore O.S.C.A.R)
Intervento di Angela Donati (Gruppo Stop 5G Emilia-Romagna)
Intervento dell’Avvocato Mario Marcuz
L’interesse spinge il COORDINAMENTO PARADISO e la rete O.S.C.A.R. ad approfondire la tematica in altri incontri e promuovere mobilitazioni che facciano sentire la voce dei cittadini in contrasto con quella dei padroni della città, da cercare certamente molto più lontano da Palazzo D’Accursio.
VERSO LA MOBILITAZIONE NAZIONALE A MILANO Domenica 3 dicembre 2023 – Piazza Duca D’Aosta h.14
Dalle Smart Cities all’Identità Digitale Europea, dalle ZTL alla Gentrificazione. Dall’Economia di Guerra all’aumento delle Spese Militari, dalle Basi nel nostro Paese all’Imperialismo occidentale nel mondo, in Donbass come in Palestina. Dal Carovita alle condizioni di Lavoro precarie. Dalla Scuola centro di indottrinamento, fino alla Sanità, privatizzata e corrotta dagli interessi farmaceutici. Tra Propaganda mass-mediatica e revisionismo storico, tra Elitarismo e Tecnocrazia, in uno Stato di Emergenza Permanente…
In ogni ambito la popolazione affronta il deterioramento delle proprie condizioni di vita e la progressiva compressione dei diritti.Un’agenda politica di controllo, disciplinamento e militarizzazione della società, spinta dalla crescente competizione geopolitica globale e facilitata dai nuovi mezzi tecnologici, divenuti strumento distopico di oppressione collettiva e individuale. I mandanti? I soliti noti. La strategia? Sempre la stessa, fatta di emergenzialismo, di propaganda, di repressione, di guerra e sfruttamento. Liberiamocene!