N.A.T.O. per la guerra

N.A.T.O. per la guera
Assemblea Antifascista contro il Green Pass di Bologna ha sempre visto nel Green Pass un fine e non un mezzo, un esperimento sociale con cui cominciare progressivamente a manipolare le coscienze, innescando forme di apartheid, controllo sociale digitale, esclusione dalla società, divisione tra le persone, soppressione dei diritti fondamentali, disciplinamento, segreto di stato, delega delle decisioni ad organismi sovranazionali (anche la Nato era presente alle riunioni in cui si decise la strategia anticovid del 2020).
Per noi il motto “guerra e pandemia, stessa strategia” era valido allora e continua ad esserlo oggi, con implicazioni ancora più gravi. La guerra totale all’umanità è il risultato di un intreccio tra le multinazionali dell’Hi-Tech per la produzione di sistemi di vigilanza, quelle per la produzione di sistemi di guerra, le università che realizzano studi in materia per orientare meglio la produzione industriale di questi sistemi di morte (o per giustificarli) e i governi che sfornano leggi per dare libero corso all’utilizzo di essi.
La NATO è lo strumento militare, il braccio violento del potere imperialista occidentale e rappresenta una sintesi di tutto questo.

Presidio contro la guerra e la censura

Contro la guerra totale e la censura
Domenica 16 giugno 2024 – h. 20
Parco 11 Settembre – Via Azzo Gardino – Bologna
  • enormi spese militari verso una economia di guerra mentre si fomentano odio fra le persone e odio fra i popoli
  • sottomissione e complicità alle manovre NATO, sistema sovranazionale della macchina bellicista UE
  • emergenzialismo, censura e propaganda
  • privatizzazione e militarizzazione degli spazi della vita quotidiana
  • imposizione di scenari che richiamano un futuro di guerra, ansia, incertezza
  • sospensione dello stato di diritto
  • tecnologia di guerra applicata alle città per il controllo capillare della popolazione e degli spostamenti
  • università asservite alle multinazionali delle armi
  • crollo del livello educativo e del servizio sanitario
Lepore contribuisce a tutto sto sfacelo, nel suo piccolo, censurando il film IL TESTIMONE di David Dadunashvili, a conferma del fatto che un totalitarismo politico e di controllo della popolazione e delle idee è ormai “ordinaria amministrazione”.
“Noi il film lo proiettiamo lo stesso
nel corso del presidio contro la guerra e la censura”

Coordinamento Paradiso
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

Cara Cineteca ti scrivo

Cara cineteca ti scrivo - il Testimone censurato
dal Coordinamento Paradiso
Lettera aperta alla Cineteca di Bologna e a tutte le sale cinematografiche che in questa città hanno l’onore di ospitare un’attività culturale di alto valore come il Cinema
Gentile Gian Luca Farinelli e gentili gestori di tutte le sale cinematografiche di Bologna,
che godiate di prestigio internazionale o semplicemente vi occupiate nell’ombra di tenere vivo il patrimonio di pellicole che ogni anno la cultura cinematografica ci regala, vogliamo riflettere insieme a voi, nel nome dell’arte, sulle ragioni della demonizzazione che il nostro Paese sta riservando alla cultura russa: spettacoli vengono ogni giorno annullati e artisti censurati in nome di una contrapposizione politica, che nulla ha a che fare con la bellezza dell’arte, nelle sue numerose espressioni, con un atteggiamento che prepara tempi oscuri e offende profondamente l’intelligenza e la sensibilità dei cittadini italiani.
La censura si è abbattuta anche sul cinema russo.

Film Il Testimone a San Giorgio di Piano

il Testimone a San Giorgio di Piano
Gli scorsi 16 e 17 febbraio, “Il Testimone” è stato proiettato in una sala messa a disposizione dal Comune di San Giorgio di Piano, località in provincia di Bologna. Qui la censura del sindaco podestà di Bologna non ha potuto nulla.
La grandissima partecipazione di cittadini bolognesi e della provincia ha stipato la sala in entrambe le giornate. Le persone hanno dimostrato con la loro presenza, curiosità e attiva partecipazione al dibattito che alla pressione volgare ed autoritaria esercitata da una istituzione pubblica è possibile reagire e non soggiacere alla rassegnazione.
Due bellissime serate dense di emozioni e parole, di comprensione e solidarietà nelle quali era tangibile la determinazione nel contrastare i tentativi di censura ed affermare la libertà di espressione
Gli unici che hanno rosicato sono stati quelli di La Repubblica della cronaca cittadina i quali, seguendo la coazione a ripetere della disinformazione sono arrivati a collegare la morte di Navalny con la proiezione de Il Testimone.
Karen Badalov, attore protagonista del film russo “Il Testimone”, si rivolge al pubblico italiano presente alla prima del 22 ottobre 2023 a Roma

Contro la censura di guerra

Assemblea Cittadina a Bologna contro la censura di guerra
Dopo la scandalosa censura da parte del signor Lepore, sindaco Podestà di Bologna, che con uno straordinario atto d’imperio ha impedito di fatto la proiezione del film russo ‘Il Testimone’ adducendo fantasiose motivazioni relative alla tutela dell’immagine del Comune, il Coordinamento Paradiso (di cui l’Assemblea Antifascista contro il green pass fa parte) ha rilanciato in forma di lotta la sua proposta per rivendicare una volta in più la LIBERTA’ DI ESPRESSIONE in tutte le sue forme.
Si legge nel comunicato prodotto dal Coordinamento: “Proponiamo di trasformare la giornata del 27 gennaio a Villa Paradiso in una Assemblea Cittadina contro la censura di guerra e per la riaffermazione della libertà di espressione. Comunicheremo nuova data e luogo per la proiezione del film “incriminato”, tanto per sottolineare come la volontà di proiettare il film rimane intatta, supportata da un’azione di resistenza che invita tutte le organizzazioni sane delterritorio, tutti i suoi cittadini e le sue cittadine a partecipare determinati a questa prima tappa di una campagna di lotte in città, volte a smascherare, tra le altre cose, la propaganda politica che i suoi amministratori realizzano utilizzando l’istituzione pubblica.

qui per scaricare la locandina

Informazione o propaganda?

Informazione o propaganda?
CE  LA  RACCONTANO  COME  GLI  PARE
Joseph Goebbels era uno dei massimi gerarchi nazisti, dal 1933 al 1945 ricoprì il ruolo di Ministro della Propaganda, incarico che portò avanti con tale competenza che, dopo la morte di Hitler, fu addirittura scelto come Cancelliere del Reich. Incarico che ricoprì, per ovvie ragioni, solo per pochissimi giorni. Di seguito gli 11 principi che lui applicava.
1. Principio della semplificazione e del nemico unico
È necessario adottare una sola idea, un unico simbolo. E, soprattutto, identificare l’avversario in un nemico, nell’unico responsabile di tutti i mali.
2. Principio del metodo del contagio
Riunire diversi avversari in una sola categoria o in un solo individuo.
3. Principio della trasposizione
Caricare sull’avversario i propri errori e difetti, rispondendo all’attacco con l’attacco. Se non puoi negare le cattive notizie, inventane di nuove per distrarre.
4. Principio dell’esagerazione e del travisamento
Trasformare qualunque aneddoto, per piccolo che sia, in minaccia grave.
5. Principio della volgarizzazione
Tutta la propaganda deve essere popolare, adattando il suo livello al meno intelligente degli individui ai quali va diretta. Quanto più è grande la massa da convincere, più piccolo deve essere lo sforzo mentale da realizzare. La capacità ricettiva delle masse è limitata e la loro comprensione media scarsa, così come la loro memoria.
6. Principio di orchestrazione
La propaganda deve limitarsi a un piccolo numero di idee e ripeterle instancabilmente, presentarle sempre sotto diverse prospettive, ma convergendo sempre sullo stesso concetto. Senza dubbi o incertezze. Da qui proviene anche la frase: “Una menzogna ripetuta all’infinito diventa la verità”.
7. Principio del continuo rinnovamento
Occorre emettere costantemente informazioni e argomenti nuovi (anche non strettamente pertinenti) a un tale ritmo che, quando l’avversario risponda, il pubblico sia già interessato ad altre cose. Le risposte dell’avversario non devono mai avere la possibilità di fermare il livello crescente delle accuse.
8. Principio della verosimiglianza
Costruire argomenti fittizi a partire da fonti diverse, attraverso i cosiddetti palloni sonda, o attraverso informazioni frammentarie.
9. Principio del silenziamento
Passare sotto silenzio le domande sulle quali non ci sono argomenti e dissimulare le notizie che favoriscono l’avversario.
10. Principio della trasfusione
Come regola generale, la propaganda opera sempre a partire da un substrato precedente, si tratti di una mitologia nazionale o un complesso di odi e pregiudizi tradizionali. Si tratta di diffondere argomenti che possano mettere le radici in atteggiamenti primitivi.
11. Principio dell’unanimità
Portare la gente a credere che le opinioni espresse siano condivise da tutti, creando una falsa impressione di unanimità.

Incontro con Alberto Fazolo

Incontro con Alberto Fazolo a Ravenna
LA RESISTENZA ANTIFASCISTA ALLE PORTE DELL’EUROPA
La Comune di Ravenna, ha organizzato per il 20 giugno, un incontro con Alberto Fazolo, internazionalista, scrittore e attivista politico che aveva come tema l’approfondimento e l’aggiornamento su ciò che sta succedendo in Ucraina.
La chiave di lettura antifascista ha messo in evidenza l’impressionante mole di stupidaggini, menzogne, strumentalizzazioni e propaganda, volte a disorientare e confondere la gente (vedi pensiero unico agitato durante la pandemia).
Di seguito riportiamo il resoconto completo dell’iniziativa, messo a disposizione dalle/dai compagne/compagni di Ravenna.
Intervento di Alberto Fazolo

Presidio a Pisa contro la guerra in Ucraina

Manifestazione a Pisa

Sabato 19 si è svolta davanti all’aeroporto di Pisa, nel piazzale d’ingresso, la manifestazione indetta dall’ USB contro i voli “di morte” (armi all’ Ucraina mascherate da aiuti umanitari), dopo che alcuni coraggiosi lavoratori iscritti al sindacato si sono rifiutati di caricare gli aerei e hanno denunciato l’accaduto. Centinaia di persone al presidio che ha visto vari interventi (tra gli altri USB, COBAS, PRC, Non Una di meno, Potere al Popolo).
Contemporaneamente, a 200 metri di distanza, davanti all’aeroporto militare, presidio e interventi delle compagne e compagni del Comitato contro le basi militari che provengono da mesi e mesi di lotta contro il green pass e l’obbligo vaccinale, per denunciare come il controllo sociale e la militarizzazione diffusa, la manipolazione mediatica, l’economia di guerra che si prospetta con sempre più evidenza, sia un continum con la strategia messa in campo durante la gestione pandemica.
Presenti tra gli altri i CARC, il Partito Comunista, compagn* della CUB, vari comitati contro il green pass, Rivoluzione Allegra.
Dal piazzale dell’aeroporto dopo un paio d’ore la manifestazione ha raggiunto in corteo il presidio davanti all’aeroporto militare per una breve sosta.
Sono rimasti ancora con i compagni e le compagne che condividono la lotta contro il green pass, e noi ovviamente con loro, ad ascoltare interventi lucidi e appassionati, a leggere la realtà per quello che è: la lotta contro la guerra non può essere disgiunta dalla lotta contro il green pass perché appunto: “guerra e pandemia stessa strategia”
immagini della manifestazione

servizio di byoblu

A Pisa, contro l’invio di armi in Ucraina!

Guerra e pandemia stessa strategia!
Manifestazione a Pisa contro l'invio di Armi in Ucraina
Dal Cargo Village dell’Aeroporto civile di Pisa partono voli “umanitari”, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così! Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi.
Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi.
Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi.
Contro tutto questo è convocata una manifestazione nazionale presso l’Areoporto di Pisa.
SABATO 19 MARZO h.15
AREOPORTO MILITARE DI PISA
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!
NO ALLA GUERRA!