Smart city per le guerre ai popoli

tecnologie per guerra ai popoli
dall’ Assemblea Popolare di Busto Arsizio
La Smart City è una città “intelligente” che usa Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) di ultima generazione, capaci di produrre un’enorme quantità di dati (attraverso sensori, telecamere, smartphone, dispositivi Internet delle Cose) e analizzarli attraverso l’IA e algoritmi, in tempo reale. La città diventa dato, come ogni nostra azione e comportamento, funzionale al controllo ma anche alla riorganizzazione della vita. Infatti, si è materializzata la possibilità concreta di organizzare la vita in una maniera nuova, grazie al rapporto simbiotico tra dispositivi tecnologici e dati.
Onnipresenza di tali dispositivi ed estrattivismo dei dati dalle vite singolari e collettive sono i binari della nuova organizzazione sociale contemporanea: quella che al possibile della vita ha sostituito il probabile del calcolo. La vita non sarà più qualcosa da scoprire, da soli o assieme, nei vastissimi ed infiniti spazi profondi del possibile, dell’incontro casuale, dell’errore, dell’imprevisto e dell’imprevedibile; no, sarà invece un calcolo, dove un evento si calcola probabilisticamente (aggregando e rielaborando dati che riguardano l’evento in questione) per prevedere cosa succede poi, e quindi avere la capacità di influenzare direttamente o indirettamente gli accadimenti.
Palestina e Smart city a Busto Arsizio

Palestina e smart city a Busto Arsizio

Incontro pubblico sul controllo tecnologico, genocidio in Palestina e smart city
iniziativa Palestina Smart city a Busto Arsizio
Mentre qui da noi ci presentano le smart city come oasi di progresso, sicurezza e sostenibilità, in Palestina il loro vero volto si manifesta nella vita di tutti i giorni: controllo sociale e militarizzazione sono le parole d’ordine che si celano dietro questi progetti che stanno tentando in ogni modo di esportare anche qui da noi.
Sì perché, a differenza di quanto qualcuno possa pensare, l’utilizzo delle telecamere con tecnologia avanzata non è finalizzato alla nostra sicurezza, ma al totale controllo H24 su ognuno di noi.

Incontro pubblico per fare collettivamente il punto sul progetto smart city a Busto Arsizio: installazione delle telecamere con intelligenza artificiale, delle antenne 5g e cosiddetta riqualificazione di alcune aree in città “.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana.
Interventi da Bologna, Milano e da esponenti della comunità palestinese in Italia.

promuovono
Assemblea Popolare di Busto Arsizio
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Palestina smart city a Mantova. Interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city a Mantova
Di seguito gli interventi dell’iniziativa su “Palestina, il vero volto delle smart city. Tecnologie per le guerre ai popoli” svoltasi a Mantova l’ 11 maggio scorso.
Introduzione di Silvia (Mantova per l’Italia)
Intervento di Shokri Alhroub (U.D.A.P.)

Intervento di Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass

Intervento di Alessio, Miracolo a Milano

Palestina, guerra, smart-city a Mantova

Nuova iniziativa sul controllo tecnologico, guerra di sterminio in Palestina e smart city
iniziativa Palestina Smart city a Mantova
Assemblea pubblica per indagare, insieme, l’occupazione coloniale della Palestina in relazione all’impiego capillare di tecnologie della sorveglianza e di controllo sociale, a partire dai casi “Hebron” e “Gerusalemme Est“.
IA, droni, check-point, spyware, piattaforme di identità digitale… Tecnologie “per le guerre ai popoli” che intensificano, semplificano e automatizzano la repressione, la discriminazione finanche il genocidio, e che vedono ormai un utilizzo programmatico nelle nostre stesse città.
Interventi da Bologna, Milano e da esponenti UDAP in Italia.
A seguire, cena palestinese offerta dagli organizzatori con lo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione di un ospedale ad Al-Awda, a nord della striscia di Gaza
promuovono
Mantova Socialista e Sovranista
Mantova per l’Italia
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Cronache di guerra interna ed esterna

VonBomberLayen
da Miracolo a Milano due pagine per descrivere e per riassumere alcuni dei fenomeni più critici del periodo che attraversiamo:
1) Europeismo, aborto dell’imperialismo
2) L’economia di guerra
3) La propaganda di guerra
4) La paura e l’emergenza
5) Militarizzazione e disciplinamento sociale
6) Controllo e sorveglianza tecnologica
7) Con la resistenza palestinese
8) Il nemico è in casa nostra

Palestina smart city: gli interventi

interventi iniziativa Palestina Smart city
Proponiamo di seguito gli interventi dell’iniziativa su “Palestina, il vero volto delle smart city. Tecnologie per le guerre ai popoli” svoltasi a Bologna il 26 febbraio scorso e a Ravenna il giorno successivo. Pubblichiamo di seguito esclusivamente il migliore intervento per ogni relatore in modo da non creare inutili ridondanze.
Introduzione di Massimo
Assemblea Antifascista contro il green pass

Intervento di Fabrizio
Assemblea Antifascista contro il green pass

Intervento di Cluadio
Lavoratori autoroganizzati Ravenna

Intervento di Francesca, Trento

Intervento di Alessio, Miracolo a Milano

Smart city, libertà e guerra

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
«L’imperfezione, l’opacità, il disordine e l’opportunità di fare la cosa sbagliata sono elementi costitutivi della libertà umana, e qualunque sforzo miri a sradicarli finirà per sradicare anche quella libertà»
(da ‘Internet non salverà il mondo’ – Evgeny Morozov, – ed. Mondadori 2014)
«L’idea che gli esseri umani abbiano un’anima o uno spirito e il libero arbitrio è finita” “Ora sta iniziando la rivoluzione dell’intelligenza artificiale che sta creando una classe inutile, una classe senza utilità militare o economica e quindi senza potere politico.
La grande domanda è: perché abbiamo ancora bisogno di così tanti esseri umani? Dovremo mantenerli felici con droghe e giochi per computer.»
(dichiarazioni di Y.N. Harari, filosofo e storico israeliano, al WEF di cui è membro)
«Affermare che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come dire che non si è interessati alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire»
(Edward Snowden. Cit. in ‘Governare con il terrore’ – G.Bianchi, Ed. Meltemi 2022)
«Avere delle cose da nascondere non è soltanto una questione di legalità, ma anche di intimità. E così, nell’epoca delle società con un controllo sempre più paranoico, sempre più decise a scovare la sovversione e a vedere dietro a ciascun essere umano un potenziale terrorista che va sorvegliato da vicino, nascondersi diventa un interesse politico e, di fatto, collettivo. Non fosse altro che per mettere i bastoni tra le ruote di coloro che ci vogliono trasparenti e reperibili in ogni momento.»
(da ‘Guida all’autodifesa digitale – offline‘ Ed. Contrabbandiera 2020)
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Schiavitù 4.0. Iniziativa a Pisa

Siamo contente e contenti di promuovere questa iniziativa a Pisa (anche se un po’ distante dalla nostra città). E’ confortante scoprire che persone o gruppi che non si conoscono tra loro possano rappresentare un’affinità così evidente verso lo strisciante controllo e disciplinamento della popolazione messo in atto dalle nuove forme di Capitalismo.
Confidiamo che questi gruppi e persone riescano a conoscersi in fretta.

Smart city e guerra.

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
La vita di tutti noi, dei nostri luoghi, resa intelligente, smart, dalla stessa tecnologia che viene utilizzata nella guerra, nello sterminio dei palestinesi, nel genocidio a Gaza?
Smart industry, smart security, smart energy, smart people, smart health, smart home, smart mobility, smart governance, smart retail… (e scusate l’inglese!). Da cittadini a city-users. CITY-USERS!
E’ davvero quello che vogliamo? Pensiamo davvero che tutto sia orientabile, migliorabile, perfettibile, attraverso l’uso della tecnologia sfrenata, energivora e senza etica al servizio del Capitale?
Guardate come a Bologna è stato pensato per il prossimo futuro il distretto TEK (Tecnologia, Intrattenimento, Conoscenza – in italiano stavolta) con il Tecnopolo, tra quella che oggi è via Stalingrado – domani Green Boulvard – e San Donato (Fiera), nella nuova Piazza della Costituzione.
Il tutto per la modica cifra di oltre 2 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati. Quest’ultimi facendola da padroni, avendo, tra l’altro, l’esclusività della conoscenza tecnologica necessaria.
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