Palestina smart city e guerra a Monza
da Rete Lotte Sociali MB
Esattamente come in Israele, paese all’avanguardia nei sistemi di sorveglianza e di controllo, oltre che forziere del digitale occidentale.
L’entità sionista utilizza da decenni la Palestina e i territori occupati come laboratorio per testare e utilizzare queste tecnologie, collaudando strumenti militari attraverso l’uso civile, in un’ottica dual-use insita all’interno dello sviluppo tecnologico.
Intelligenza artificiale, biometria, droni ed Internet Of Things sono prima sperimentate sul popolo e sul territorio palestinese per poi essere vendute ai governi di tutto il mondo.
Lottare contro la smart city e le tecnologie ad essa connesse significa combattere contro il genocidio, contro il sionismo oltre che contro il tentativo totalitario e sempre più reale di controllo totale sulle nostre vite e sulle nostre città sempre più simili a prigioni invisibili e digitali.
Rete Lotte Sociali MB
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna
Smart city in Palestina. Video documentari
Pur non essendo recentissimi (maggio – dicembre 2023) pensiamo che siano ancora utili per riflettere sulle tecnologie digitali, spacciate come la panacea di tutti i problemi.
Una parte ridotta dei documentari è stata presentata, ad oggi, in otto città durante iniziative pubbliche all’interno del progetto “Palestina: il vero volto delle smart city. Tecnologie per le Guerra ai popoli”
Tariq Nafi esamina l’uso da parte di Israele della sorveglianza basata sull’intelligenza artificiale a Hebron, che ha rafforzato il controllo del governo israeliano sui palestinesi.
I palestinesi di Hebron sono tra le persone più sorvegliate e controllate del pianeta.
Nella prima puntata di uno speciale in due parti, Tariq Nafi riferisce dalla Cisgiordania occupata sul sistema di riconoscimento facciale “Red Wolf”, precedentemente sconosciuto, scoperto da Amnesty International e Breaking the Silence.
Video in lingua originale
pubblicato il 6 maggio 2023
Tariq Nafi esamina la sorveglianza israeliana a Gerusalemme e approfondisce il funzionamento della segreta unità israeliana responsabile dello spionaggio e del ricatto dei palestinesi.
L’esistenza dei palestinesi a Gerusalemme è minacciata: sono attentamente sorvegliati, registrati e limitati. Nelle strette vie e nei vicoli della Città Vecchia, le telecamere sono onnipresenti.
Nel secondo episodio di uno speciale in due parti, Tariq Nafi riferisce dalla Cisgiordania occupata su come la macchina di sorveglianza israeliana si infiltri nella vita dei palestinesi. Parla anche con un ex tenente israeliano dell’Unità 8200, l’unità di intelligence d’élite responsabile dello spionaggio dei palestinesi.
Video in lingua originale
pubblicato il 13 maggio 2023
Il ruolo della guerra potenziata dall’intelligenza artificiale nei campi di sterminio di Gaza. Inoltre, Mariam Barghouti sull’intensificarsi della violenza in Cisgiordania.
A più di 60 giorni dall’inizio della guerra tra Israele e Gaza, due testate giornalistiche israeliane – +972 magazine e Local Call – hanno pubblicato un articolo su The Gospel, un nuovo sistema di intelligenza artificiale impiegato a Gaza.
L’intelligenza artificiale aiuta a generare nuovi obiettivi a una velocità senza precedenti, consentendo all’esercito israeliano di allentare i suoi già permissivi vincoli sull’uccisione di civili.
Video in lingua originale
pubblicato il 9 dicembre 2023
Palestina e smart city a Roma. Gli interventi
Assemblea molto partecipata sia nel numero delle persone presenti (almeno una settantina) che nella qualità degli interventi, riportati di seguito in versione audio.
Introduzione di Elisabetta (Assemblea No green pass Roma).
Introduzione di Fabrizio (Assemblea Antifascista di Bologna contro il green pass)
Appello di Khaled El Qaisi per il processo che si sta svolgendo a L’Aquila a carico di Anan Yaeesh
Assemblea Romana No green pass
Coordinamenta femminista e lesbica
Palestina smart city a Napoli. Interventi
Dopo l’introduzione Giulia e Carlo del Centro culturale Handala Ali di Napoli sono seguiti gli interventi di Flora del collettivo universitario Demand di Napoli, di Alessio di Miracolo a Milano e di Fabrizio dell’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna.
Di seguito gli interventi dell’iniziativa.
Centro culturale Handala Ali di Napoli
collettivo universitario Demand di Napoli
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Palestina smart city e guerra a Roma
Immagina il futuro della tua città
di Assemblea Romana NO Green Pass
La Smart City e la Città dei 15 minuti sono due teorizzazioni che applicando sul territorio strumenti altamente tecnologici non solo ridefiniscono i modi e i tempi della nostra quotidianità, non solo controllano i nostri corpi e condizionano le nostre menti spingendoci a comportamenti stereotipati, controllabili secondo algoritmi precostituiti, ma attuano anche una selezione predittiva delle azioni, individuando e selezionando buoni e cattivi, pericolosi e innocui, disponibili e indisponibili.
Intervista a Radio Onda Rossa
di un compagno dell’ Assemblea romana contro il green pass
Assemblea Romana NO Green Pass
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna
Miracolo a Milano
Palestina smart city e guerra a Milano
Quanto l’intelligenza artificiale nasca e prosperi in ambito militare, con applicazioni sempre più devastanti anche nel settore civile (tanto da rendere sempre più difficile la separazione tra i due settori), è documentato anche dall’impegno della National Security Commission of Artificial Intelligence statunitense, che il Congresso americano ha istutito nel maggio 2018, e che ha integrato tra i suoi membri i rappresentanti di Amazon Web Services, di Oracle, di Microsoft Researche Lab e di Google Cloud.
Come scriveva Evgeny Morozov in Une guerre froide, «Le Monde diplomatique», maggio 2023:
Quindi proponiamo anche a Milano un Incontro pubblico per ragionare assieme dello sviluppo di queste tecnologie digitali pervasive utilizzate in Palestina per lo sterminio ed il genocidio automatizzato della popolazione ed utilizzate anche qui per il controllo della società tutta, dissenziente o amorfa che sia, proiettate nella costruzione della smart city.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana di cui sotto è possibile vedere il trailer.
Interventi da Milano, Busto Arsizio, Bologna e della comunità palestinese in Italia.
Miracolo a Milano
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna
Guerra e incarcerazione tecnologica della società
Quello che segue è il testo di un intervento fatto da un compagno davanti al centro di ricerca FBK (Trento) in occasione del corteo dello scorso 10 maggio, al fianco della resistenza palestinese e contro le collaborazioni con lo Stato di Israele
È in questo tipo di mondo che lo Stato, con la sua guerra interna, ci vorrebbe muti e incoscienti di fronte alla catastrofe. È in questo tipo di mondo che laboratori, università, aziende divengono le retrovie dei conflitti globali. E questo è il mondo che si sta apparecchiando esattamente qui, anche all’interno delle Università e delle aziende trentine e del nucleo che fa da capofila: FBK.
Palestina smart city e guerra a Napoli
sull’automazione del genocidio in Palestina, controllo tecnologico e smart city
E’ un dato di fatto che gli sviluppi tecnologici testati in Palestina (ma in generale nelle guerre) vengono venduti all’occidente per essere utilizzati all’interno dei contesti urbani, diventando parte fondamentale della trasformazione in corso. Lo “Stato” di Israele è a oggi leader mondiale per ciò che riguarda le tecnologie biometriche e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Traguardo raggiunto in decenni di occupazione, durante la quale ha potuto sperimentare tutto ciò sulla popolazione palestinese. Ci teniamo a sottolineare inoltre che sono molteplici i progetti direttamente commissionati e finanziati da alcuni Stati occidentali, il che evidenzia ulteriormente quali strumenti si prefiggono di utilizzare anche qui da noi.
Le Smart city, spacciate come eco-sostenibili e luoghi inclusivi, in realtà sono progettate e realizzate per monitorare, gestire, reprimere ed escludere gli individui proprio come accade in Palestina. Troviamo pertanto opportuno definire tale processo di trasformazione globale tecno-colonialismo, per via del fatto che l’implementazione dei sistemi bio-tecnologici-digitali stanno letteralmente colonizzando sia i luoghi che i nostri corpi, arrivando a modificare anche i nostri pensieri e le nostre percezioni, nel tentativo di imporsi come unico paradigma universale. [tratto dal n.3 di Pensiero Critico – Terre in moto]
Assemblea pubblica per ragionare assieme dello sviluppo sul territorio napoletano di tecnologie digitali pervasive volte al controllo della popolazione e proiettate nella costruzione della smart city. Per denunciare che queste tecnologie usate da noi sono le stesse usate dall’entità israeliana per l’annientamento genocidario automatizzato dei palestinesi.
Proiezione di video estratti da tre documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera e doppiati in lingua italiana.
Interventi da Bologna, Milano e dal Collettivo Demand di Napoli. Presenza di esponenti della comunità palestinese in Italia.
Centro Culturale Handala Ali
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna
Intelligenza artificiale per la guerra
A scanso di equivoci il Pentagono lancia esplicitamente un nuovo Progetto Manhattan per l’Intelligenza Artificiale in chiave militare, mentre il partito-Stato cinese gli risponde con il MDPW (Multi-Domain Precision Warfare). Nel frattempo, in Ucraina si accelera la robotizzazione dei sistemi d’arma e di comando, mentre a Gaza si compie il primo genocidio automatizzato della storia.
Dalla produzione automatizzata alla finanza ad alta frequenza, dalla disseminazione di telecamere e sensori nelle città all’agricoltura digitale, passando per l’ingegneria genetica applicata ai campi e ai corpi, quello che i complessi scientifico-militar-industriali stanno conducendo è una guerra generalizzata al vivente e ad ogni forma di autonomia individuale e comunitaria.
Contro l’artificializzazione della vita, la terra. Contro la schiavitù connessa, la libertà.
“Ce que l’intelligence atificielle ne peut pas faire“











