Contro la guerra. Sciopero generale e sociale

sciopero generale sociale contro la guerra

concentramento h.10,30
piazza XX settembre – Bologna
L’Assemblea Antifascista contro il green-pass di Bologna aderisce allo sciopero generale e sociale del 20/5 contro la guerra, l’economia di guerra e il governo di guerra.
Ci schieriamo contro lo stato d’eccezione permanente e la pervasività del controllo sociale e del disciplinamento, solidarizziamo con tutti i lavoratori condannati all’indigenza per le sospensioni senza stipendio a causa del ricatto vaccinale, per il fallimento delle piccole imprese artigianali e il licenziamento di grandi masse di lavoratorici/ori delle fabbriche, a seguito delle folli politiche pandemiche e ora dell’aumento dei costi dell’energia, conseguenze della politica economica e delle sanzioni di guerra volte in realtà alla distruzione del tessuto sociale ed economico del Paese.
Solidarizziamo con le famiglie condannate alla povertà per l’aumento del costo dei beni di prima necessità, delle risorse energetiche, la perdita del posto di lavoro, il crollo del potere d’acquisto.
Lotta, autorganizzazione, disobbedienza civile, reti di solidarietà sono le azioni per resistere ed abbattere questo governo servo e capofila delle politiche NATO.
DALL’EMERGENZA PANDEMICA ALL’EMERGENZA GUERRA:
IL NEMICO E’ IN CASA NOSTRA!
Volantino di Assemblea Militante

sciopero generale sociale contro la guerra

S.I. Cobas: iniziativa a Bologna

Iniziativa SICOBAS a Bologna

Finalmente sul fronte della coscienza collettiva e delle lotte qualcosa si muove anche nel mondo del lavoro.

Questa iniziativa indetta dai S,I.Cobas a Bologna, alla quale hanno per ora aderito CUB e Emilia Romagna Costituzionale, sblocca dal torpore il mondo del lavoro e crea un precedente che non potrà essere minimizzato come ‘no-vax’, ‘no-pass’, ‘no-tutto-quello-che-critica-il-draghistan’.

Ci auguriamo che l’iniziativa divenga ‘virale’, contagiando altri sindacati di base ed altri gruppi di compagni, da troppo tempo assenti.

NO GREEN PASS
NO STATO DI EMERGENZA
Da due anni viviamo sotto il regime dello “stato di emergenza”: i cortei sono vietati, le assemblee e le riunioni sono vietate o ristrette, i diritti basilari sono limitati da decreti arbitrari e grotteschi. La finanza internazionale ha imposto il proprio governo, il governo Draghi, col compito di svendere il paese e disciplinare la popolazione: i tagli alla sanità (altri 6 miliardi in meno quest’anno), le privatizzazioni, la maniacale repressione del dissenso, l’aumento delle bollette e dell’inflazione, i licenziamenti di massa e la macelleria sociale che abbiamo subito negli ultimi mesi non sono che l’inizio di quella chechiamano “la nuova normalità”.

Lavoratori campani controcorrente

Documento Lavoratori Banchi Nuovi

Non tutto il mondo del lavoro sindacalizzato si è chinato supino all’arroganza di uno stato che colpevolizza e reprime la sua popolazione, sottraendole sempre maggiori diritti, comprimendo libertà fondamentali. I lavoratori della manutenzione stradale della Campania – Banchi Nuovi di Napoli da tempo hanno manifestato la loro contrarietà all’apatia di un sindacato che non sa più riconoscere la gravità dei provvedimenti adottati dal governo (lockdown, green pass).
Un sindacato, il loro (SiCobas) che, come quasi tutti gli altri (siano confederali o di base), è sempre più parte degli ingranaggi di questa macchina infernale.
Ed è forte la motivazione che muove la loro critica radicale: “Ci concentreremo pertanto sulla gestione della pandemia, non perché riteniamo irrilevanti le altre questioni che attengono lo scontro di classe, ma perché pensiamo che su tale tema sono emerse posizioni molto preoccupanti da parte del sindacato che possono mettere in discussione la propria collocazione nel campo dell’opposizione antagonista al capitalismo“.
Ed hanno altresì molto chiaro come si va delineando il futuro “in cui il diritto a lavorare, ad avere agibilità politica e sindacale, e persino per potere avere relazioni sociali degne di questo nome, (in breve per vivere) sarà concesso solo a chi si sottometterà docilmente ai voleri dello stato e delle sue istituzioni, a chi ne accetterà il controllo rinunciando alla propria libertà

Per una discussione franca e militante in tema di gestione autoritaria della pandemia
dai Lavoratori della manutenzione stradale della Campania – Banchi Nuovi
15 dicembre 2021
Come compagni di Banchi Nuovi abbiamo segnalato in più di un’occasione che la posizione sostenuta dal Si Cobas in relazione alla pandemia ci crea parecchio disagio e ci vede fortemente dissenzienti. Vorremmo approfittare di questa occasione per cercare di aprire un confronto su tale tematica per la centralità che essa riveste nello scontro tra le classi, non solo a scala nazionale, motivare il nostro dissenso dalla linea assunta dal sindacato su questa vicenda e socializzare il nostro punto di vista. Ci concentreremo pertanto sulla gestione della pandemia, non perché riteniamo irrilevanti le altre questioni che attengono lo scontro di classe, ma perché pensiamo che su tale tema sono emerse posizioni molto preoccupanti da parte del sindacato che possono mettere in discussione la propria collocazione nel campo dell’opposizione antagonista al capitalismo. Leggi tutto “Lavoratori campani controcorrente”