Manifestazione nazionale a Milano

CONTRO LO STATO DI EMERGENZA PERENNE…
TUTTE E TUTTI A MILANO!!
Manifestazione nazionale a Milano
L’EMERGENZA PANDEMICA
ha preparato il terreno per imporre l’identità digitale
ed un sistema di controllo generale
con cui individuare i cittadini “disobbedienti”
L’EMERGENZA GUERRA
ha dichiarato quale sia il nemico
contro cui tutti siamo chiamati a schierarci e sacrificarci
(per difendere naturalmente la libertà della NATO di condurre la sua espansione ad EST)
L’EMERGENZA ENERGETICA
ci impone ulteriori sacrifici in nome di una ristrutturazione
che nulla ha ache fare con la lotta contro l’inquinamento
e la distruzione della natura
L’Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa ed invita a partecipare alla manifestazione indetta dal Coordinamento Lombardia oltre il green pass.
I volantini prodotti dal Coordinamento
  • Volantino Generale [scarica]
  • Contro lo Stato di emergenza senza fine… Costruiamo insieme il nostro futuro! [scarica]
  • Contro la Società digitale e il Controllo sociale, per un mondo libero da sorveglianza e disciplinamento [scarica]
  • Contro il Transumanesimo, restiamo umani! [scarica]
  • Contro la Manipolazione mediatica, per un’informazione plurale e indipendente [scarica]
  • Contro la Tecnocrazia, per la rivolta della Vita contro il Governo della Scienza, affinché la scienzah rimanga sempre al suo posto! [scarica]
  • Contro i Sieri genici a mRNA, a favore dell’inviolabilità dei corpi dalla manipolazione genetica [scarica]
  • Contro il Carovita e il Potere finanziario, per un benessere diffuso [scarica]
  • Contro le guerre e la Nato, per la pace tra i popoli e risoluzioni diplomatiche e culturali dei conflitti [scarica]

Incontro con Alberto Fazolo

Incontro con Alberto Fazolo a Ravenna
LA RESISTENZA ANTIFASCISTA ALLE PORTE DELL’EUROPA
La Comune di Ravenna, ha organizzato per il 20 giugno, un incontro con Alberto Fazolo, internazionalista, scrittore e attivista politico che aveva come tema l’approfondimento e l’aggiornamento su ciò che sta succedendo in Ucraina.
La chiave di lettura antifascista ha messo in evidenza l’impressionante mole di stupidaggini, menzogne, strumentalizzazioni e propaganda, volte a disorientare e confondere la gente (vedi pensiero unico agitato durante la pandemia).
Di seguito riportiamo il resoconto completo dell’iniziativa, messo a disposizione dalle/dai compagne/compagni di Ravenna.
Intervento di Alberto Fazolo

Antifascist@ contro la NATO e le guerre

Disertiamo la loro guerra
In queste ultime settimane abbiamo assistito alla pubblicazione di vere e proprie liste di proscrizione nei confronti di chi sulla guerra in Ucraina ha un approccio diverso da quello del mainstream di regime. Sul Corriere della Sera sono apparsi nomi provenienti da una non meglio definita indagine del Copasir.
Non v’è dubbio che è in atto una campagna di criminalizzazione verso chiunque prenda posizione contro questa guerra e non sostenga l’invio di armi e mezzi militari a quello che di fatto è un regime paranazista finanziato ed eterodiretto dagli USA-NATO.
In questo scenario, che ci pare preliminare e preparatorio a una repressione ben più potente in caso di allargamento del conflitto, la medesima dinamica accusatoria ossia lo strale di “filo-putinismo” viene rivolto da alcuni ambienti del cosiddetto antagonismo a quelle compagne e compagni che si stanno mobilitando contro la guerra imperialista e la NATO.
La presenza di elementi e gruppi del nazismo ucraino nella nostra città, l’attacco a una festa partigiana e al 1° maggio, il tentativo di stupro di una compagna sono completamente glissati da questi ambienti, che preferiscono attaccare le compagne e i compagni antifasciste e antimperialiste bollandole come “rossobruni”.
Mentre non possiamo non notare la curiosa convergenza di queste accuse di costoro con quelle della macchina propagandistica del PD, del governo e di USA-UE-NATO, e non notare come questi ambienti massimalisti a chiacchiere siano in parte gli stessi che hanno attaccato quelle compagne e compagni che si sono battute contro le restrizioni pandemiche di regime come il green pass e per la libertà di scelta terapeutica, come Assemblea Antifascista contro il green pass, riproponiamo un video di Valerio Evangelisti del marzo scorso, evidentemente un “rossobruno” anche lui.
Valerio, che lo ricordiamo si è anche lui schierato contro il green pass e l’obbligo vaccinale, spiega molto bene la questione Ucraina. Una spiegazione che fa piazza pulita di tutte le sciocchezze che hanno spaccato l’antagonismo di classe creando confusione e che traccia una bella linea di demarcazione tra chi si spaccia per “antifascista” ma segue di fatto la politica di guerra dell’imperialismo occidentale e invece chi lotta contro la guerra imperialista. In particolare chi ha compreso che l’autoritarismo si va affermando proprio attraverso questi due anni e passa di attacco ai diritti più elementari con la scusa del covid-19 e con la guerra in un’unica strategia capitalista di dominio di classe e sui popoli, usati come carne da macello come in Ucraina e ridotti in una sorta di servitù della gleba biopolitica e iperteconologica come nei paesi a capitalismo avanzato e ovunque l’imperialismo eserciti il suo comando oppressivo.
Buona visione.

Assemblea!

Come non abbiamo accettato il greenpass, dispositivo discriminatorio, di stampo fascista, che di fatto ha portato ad un obbligo vaccinale imposto alla popolazione, così noi di assemblea Antifascista non accettiamo la guerra, con tutte le sue ricadute fasciste e razziste di una falsa democrazia borghese condizionata da decenni di stragismo e ingerenze estere.
Con il green pass siamo entrati nell’era della discriminazione e dello scambio algoritmico diritti per comportamenti. Tutto è merce e solo questo conta.
Per questo abbiamo deciso di indire un’assemblea cittadina, invitando tutte le energie antagoniste che intendono battersi contro l’attuale deriva autoritaria e guerrafondaia e contro la politica dell’emergenzialismo.

Presidio a Pisa contro la guerra in Ucraina

Manifestazione a Pisa

Sabato 19 si è svolta davanti all’aeroporto di Pisa, nel piazzale d’ingresso, la manifestazione indetta dall’ USB contro i voli “di morte” (armi all’ Ucraina mascherate da aiuti umanitari), dopo che alcuni coraggiosi lavoratori iscritti al sindacato si sono rifiutati di caricare gli aerei e hanno denunciato l’accaduto. Centinaia di persone al presidio che ha visto vari interventi (tra gli altri USB, COBAS, PRC, Non Una di meno, Potere al Popolo).
Contemporaneamente, a 200 metri di distanza, davanti all’aeroporto militare, presidio e interventi delle compagne e compagni del Comitato contro le basi militari che provengono da mesi e mesi di lotta contro il green pass e l’obbligo vaccinale, per denunciare come il controllo sociale e la militarizzazione diffusa, la manipolazione mediatica, l’economia di guerra che si prospetta con sempre più evidenza, sia un continum con la strategia messa in campo durante la gestione pandemica.
Presenti tra gli altri i CARC, il Partito Comunista, compagn* della CUB, vari comitati contro il green pass, Rivoluzione Allegra.
Dal piazzale dell’aeroporto dopo un paio d’ore la manifestazione ha raggiunto in corteo il presidio davanti all’aeroporto militare per una breve sosta.
Sono rimasti ancora con i compagni e le compagne che condividono la lotta contro il green pass, e noi ovviamente con loro, ad ascoltare interventi lucidi e appassionati, a leggere la realtà per quello che è: la lotta contro la guerra non può essere disgiunta dalla lotta contro il green pass perché appunto: “guerra e pandemia stessa strategia”
immagini della manifestazione

servizio di byoblu

A Pisa, contro l’invio di armi in Ucraina!

Guerra e pandemia stessa strategia!
Manifestazione a Pisa contro l'invio di Armi in Ucraina
Dal Cargo Village dell’Aeroporto civile di Pisa partono voli “umanitari”, che dovrebbero essere riempiti di vettovaglie, viveri, medicinali e quant’altro utile per le popolazioni ucraine tormentate da settimane da bombardamenti e combattimenti. Ma non è così! Quando si sono presentati sotto l’aereo, i lavoratori addetti al carico si sono trovati di fronte casse piene di armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi.
Una amara e terribile sorpresa, che conferma il clima di guerra nel quale ci sta trascinando il governo Draghi.
Di fronte a questo fatto gravissimo, i lavoratori si sono rifiutati di caricare il cargo: questi aerei atterrano prima nelle basi USA/NATO in Polonia, poi i carichi sono inviati in Ucraina, dove infine sono bombardati dall’esercito russo, determinando la morte di altri lavoratori, impiegati nelle basi interessate agli attacchi.
Contro tutto questo è convocata una manifestazione nazionale presso l’Areoporto di Pisa.
SABATO 19 MARZO h.15
AREOPORTO MILITARE DI PISA
FUORI L’ITALIA DALLA NATO!
NO ALLA GUERRA!