Smart city, libertà e guerra

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
«L’imperfezione, l’opacità, il disordine e l’opportunità di fare la cosa sbagliata sono elementi costitutivi della libertà umana, e qualunque sforzo miri a sradicarli finirà per sradicare anche quella libertà»
(da ‘Internet non salverà il mondo’ – Evgeny Morozov, – ed. Mondadori 2014)
«L’idea che gli esseri umani abbiano un’anima o uno spirito e il libero arbitrio è finita” “Ora sta iniziando la rivoluzione dell’intelligenza artificiale che sta creando una classe inutile, una classe senza utilità militare o economica e quindi senza potere politico.
La grande domanda è: perché abbiamo ancora bisogno di così tanti esseri umani? Dovremo mantenerli felici con droghe e giochi per computer.»
(dichiarazioni di Y.N. Harari, filosofo e storico israeliano, al WEF di cui è membro)
«Affermare che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come dire che non si è interessati alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire»
(Edward Snowden. Cit. in ‘Governare con il terrore’ – G.Bianchi, Ed. Meltemi 2022)
«Avere delle cose da nascondere non è soltanto una questione di legalità, ma anche di intimità. E così, nell’epoca delle società con un controllo sempre più paranoico, sempre più decise a scovare la sovversione e a vedere dietro a ciascun essere umano un potenziale terrorista che va sorvegliato da vicino, nascondersi diventa un interesse politico e, di fatto, collettivo. Non fosse altro che per mettere i bastoni tra le ruote di coloro che ci vogliono trasparenti e reperibili in ogni momento.»
(da ‘Guida all’autodifesa digitale – offline‘ Ed. Contrabbandiera 2020)
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Smart city e guerra.

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
La vita di tutti noi, dei nostri luoghi, resa intelligente, smart, dalla stessa tecnologia che viene utilizzata nella guerra, nello sterminio dei palestinesi, nel genocidio a Gaza?
Smart industry, smart security, smart energy, smart people, smart health, smart home, smart mobility, smart governance, smart retail… (e scusate l’inglese!). Da cittadini a city-users. CITY-USERS!
E’ davvero quello che vogliamo? Pensiamo davvero che tutto sia orientabile, migliorabile, perfettibile, attraverso l’uso della tecnologia sfrenata, energivora e senza etica al servizio del Capitale?
Guardate come a Bologna è stato pensato per il prossimo futuro il distretto TEK (Tecnologia, Intrattenimento, Conoscenza – in italiano stavolta) con il Tecnopolo, tra quella che oggi è via Stalingrado – domani Green Boulvard – e San Donato (Fiera), nella nuova Piazza della Costituzione.
Il tutto per la modica cifra di oltre 2 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati. Quest’ultimi facendola da padroni, avendo, tra l’altro, l’esclusività della conoscenza tecnologica necessaria.
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Smart city: progetto distopico tecno-liberale

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
Dalla mostra sulle Smart City
dei compagni di Venezia
“In una smart city ogni movimento è sorvegliato, registrato, controllato, elaborato, sottoposto a misurazione, incrociato, infine previsto e condizionato. L’unica libertà di movimento concessa è al capitale. Questo è il fondamento neoliberista che si manifesta nell’architettura delle nuove città intelligenti. La smart city espone in vetrina processi di sfruttamento e predazione capitalistica in una nuova veste: intelligente, sostenibile, efficiente, inclusiva/partecipativa.”
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Il lato oscuro delle smart city

Verso le Assemblee Pubbliche del 26 e 27 a Bologna e Ravenna
dalla rivista Pagina Uno
di Francesca Faccini
“Fino a ora nelle ‘nostre’ smart city il conflitto ha assunto le forme del war gaming, ma a Hebron – come in tutta la Palestina – l’avanguardia tecnologica del governo d’Israele ha preso una forma concreta estremamente crudele.
Attribuire alla macchina capacità decisionali autonome ha conseguenze distopiche: se da una parte si realizza più facilmente la volontà di dominio sulla vita, dall’altra sembra smaterializzarsi la responsabilità individuale: mentre l’algoritmo assume caratteristiche antropomorfe, gli individui perdono umanità.”
appuntamenti assemblee palestina guerra smart-city

Palestina, guerra, smart city

IVa Iniziativa Cittadina a Bologna e a Ravenna contro lo sviluppo delle smart-city
La pratica militare israeliana in Palestina ci fa comprendere il livello di guerra totale verso cui stiamo andando.
La realizzazione delle Smart City in Palestina ha creato carceri a cielo aperto per un controllo totalitario su qualsiasi aspetto della vita quotidiana delle persone, addirittura all’interno delle stesse abitazioni.
Anche le città italiane vengono trasformate in Smart City, ogni giorno che passa. Ci dicono per salvaguardare l’ambiente, tutelare la salute, migliorare la qualità della vita . Nei fatti aumentano i controlli e le schedature (e con essi sorveglianza e repressione): i diritti fondamentali si riducono sempre più. La digitalizzazione ci rende dipendenti da una tecnologia che non controlliamo e che non ci appartiene: ci dirige verso scenari distopici, come quelli che hanno fatto da apripista negli anni della pandemia.
Questi strumenti di sorveglianza saranno sempre più necessari al dispotismo del capitale.
Boicottare lo svolgersi delle guerre fra grandi potenze significa anche influire sulla vita quotidiana dentro alle nostre città, difendendo e rivendicando i nostri spazi sociali, i nostri dati, le nostre comunicazioni, salvaguardando i nostri territori, le nostre relazioni
ASSEMBLEE PUBBLICHE
26 febbraio 2025 – ore 20
Centro Sociale della Pace
Via del Pratello 53 – BOLOGNA
27 febbraio 2025 – ore 20
Sala Ragazzini
Largo Firenze – RAVENNA
Proiezioni di video, estratti da 3 documentari sulle smart city Palestinesi realizzati da Al Jazeera
Interventi da Trento, Milano, Bologna e Ravenna
promuovono
Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna
Lavoratori Autorganizzati di Ravenna

Sabotiamo la guerra!

Manifestazioni contgro la guerra
In questi primi giorni di dicembre, la guerra mondiale ormai in pieno svolgimento ha subito brusche accelerazioni. In pochi giorni, l’avanzata dei “ribelli” ha portato al crollo del regime di Assad, con il plauso di tutto l’Occidente che in tempo record riabilita una fazione scissionista di Al Qaeda (da “terroristi tagliagole” a “islamici moderati” e interlocutori politici). Intanto, l’esercito sionista invade il territorio siriano e procede a distruggerne le infrastrutture militari. Uno scenario in rapida evoluzione e ancora difficile da districare, ma che marca un ulteriore allargamento del conflitto in Medio Oriente. E se in Libano prosegue una fragile tregua, a Gaza le bombe sioniste continuano a massacrare famiglie intere.
In Europa, mentre la disfatta ucraina è sempre più palese – tanto che anche i media mainstream iniziano a parlare della diserzione dilagante –, i partiti con posizioni contro la guerra mietono ampi successi elettorali ma trovano la strada sbarrata, come sta succedendo in Romania e Georgia, e il centro del vecchio continente sprofonda nella crisi politica (ed economica) segnata dal recente crollo dei governi tedesco e francese.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna solidarizza e rilancia le iniziative e invita a parteciparvi.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

N.A.T.O. per la guerra

N.A.T.O. per la guera
Assemblea Antifascista contro il Green Pass di Bologna ha sempre visto nel Green Pass un fine e non un mezzo, un esperimento sociale con cui cominciare progressivamente a manipolare le coscienze, innescando forme di apartheid, controllo sociale digitale, esclusione dalla società, divisione tra le persone, soppressione dei diritti fondamentali, disciplinamento, segreto di stato, delega delle decisioni ad organismi sovranazionali (anche la Nato era presente alle riunioni in cui si decise la strategia anticovid del 2020).
Per noi il motto “guerra e pandemia, stessa strategia” era valido allora e continua ad esserlo oggi, con implicazioni ancora più gravi. La guerra totale all’umanità è il risultato di un intreccio tra le multinazionali dell’Hi-Tech per la produzione di sistemi di vigilanza, quelle per la produzione di sistemi di guerra, le università che realizzano studi in materia per orientare meglio la produzione industriale di questi sistemi di morte (o per giustificarli) e i governi che sfornano leggi per dare libero corso all’utilizzo di essi.
La NATO è lo strumento militare, il braccio violento del potere imperialista occidentale e rappresenta una sintesi di tutto questo.

Presidio contro la guerra e la censura

Contro la guerra totale e la censura
Domenica 16 giugno 2024 – h. 20
Parco 11 Settembre – Via Azzo Gardino – Bologna
  • enormi spese militari verso una economia di guerra mentre si fomentano odio fra le persone e odio fra i popoli
  • sottomissione e complicità alle manovre NATO, sistema sovranazionale della macchina bellicista UE
  • emergenzialismo, censura e propaganda
  • privatizzazione e militarizzazione degli spazi della vita quotidiana
  • imposizione di scenari che richiamano un futuro di guerra, ansia, incertezza
  • sospensione dello stato di diritto
  • tecnologia di guerra applicata alle città per il controllo capillare della popolazione e degli spostamenti
  • università asservite alle multinazionali delle armi
  • crollo del livello educativo e del servizio sanitario
Lepore contribuisce a tutto sto sfacelo, nel suo piccolo, censurando il film IL TESTIMONE di David Dadunashvili, a conferma del fatto che un totalitarismo politico e di controllo della popolazione e delle idee è ormai “ordinaria amministrazione”.
“Noi il film lo proiettiamo lo stesso
nel corso del presidio contro la guerra e la censura”

Coordinamento Paradiso
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

Chiudiamo le basi USA-NATO!

Campagna internazionale contro le basi NATO e la guerra

PRESIDIO PUBBLICO
DIPARTIMENTO SCIENZE POLITICHE

giovedì 4 aprile 2024 – h. 13
Strada Maggiore 45 – Bologna
Nel giorno del 75° anniversario della fondazione della NATO (4 aprile 1949) è indetta a livello internazionale una giornata in cui anche nel nostro paese diverse organizzazioni si mobilitano in modo coordinato contro l’occupazione euro-atlantica, contro la sottomissione del governo Meloni agli interessi imperialisti degli USA, contro l’economia di guerra, la repressione e la censura di guerra.
Sospendiamo ogni forma di collaborazione delle università italiane con gli atenei israeliani e con le aziende degli armamenti, in solidarietà con la lotta di liberazione del popolo palestinese e di tutti i popoli che lottano per la propria indipendenza.
L’ Assemblea Antifascista contro il green pass di Bologna partecipa e invita a partecipare al presidio pubblico.
Nessun uomo nessun soldato per la guerra

Cara Cineteca ti scrivo

Cara cineteca ti scrivo - il Testimone censurato
dal Coordinamento Paradiso
Lettera aperta alla Cineteca di Bologna e a tutte le sale cinematografiche che in questa città hanno l’onore di ospitare un’attività culturale di alto valore come il Cinema
Gentile Gian Luca Farinelli e gentili gestori di tutte le sale cinematografiche di Bologna,
che godiate di prestigio internazionale o semplicemente vi occupiate nell’ombra di tenere vivo il patrimonio di pellicole che ogni anno la cultura cinematografica ci regala, vogliamo riflettere insieme a voi, nel nome dell’arte, sulle ragioni della demonizzazione che il nostro Paese sta riservando alla cultura russa: spettacoli vengono ogni giorno annullati e artisti censurati in nome di una contrapposizione politica, che nulla ha a che fare con la bellezza dell’arte, nelle sue numerose espressioni, con un atteggiamento che prepara tempi oscuri e offende profondamente l’intelligenza e la sensibilità dei cittadini italiani.
La censura si è abbattuta anche sul cinema russo.