Assemblea Militante

Per una opposizione di classe alla gestione autoritaria della pandemia

Il frutto del confronto tra molteplici realtà antagoniste e di classe non sopite alla narrazione tossica dominante, ha prodotto un documento che sintetizza, le analisi prodotte contro la gestione autoritaria della pandemia. Assemblea militante , è il nome che si è data questa rete di compagn* che si propone come spazio di confronto e di azione condivisa nella direzione di unificare tutti i piani dello scontro con il capitale.

Per una opposizione di classe alla gestione autoritaria della pandemia
da Assemblea Militante
30 dicembre 2021
contatti: assemblea_militante @ inventati.org
A due anni dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, risulta sempre più manifesto l’utilizzo politico dell’epidemia da parte dei governi della maggiorn parte dei Paesi del mondo e soprattutto del grande capitale, in particolare nei paesi imperialisti come l’Italia.
Sin dall’inizio si è dato vita ad una campagna d’informazione terroristica che ne esagerava i pericoli, tesa ad alimentare angosce e paure tra la popolazione.
Se la stragrande maggioranza dei contagiati sono asintomatici o con sintomi lievi, è vero che nella parte restante la malattia può avere un decorso anche grave, con conseguenze polmonari e cardio-vascolari che possono portare ad esiti letali; ma ciò vale principalmente per le persone molto anziane e/o con diverse patologie pregresse, e soprattutto in assenza di terapie adeguate e tempestive. Leggi tutto “Assemblea Militante”

Lavoratori campani controcorrente

Documento Lavoratori Banchi Nuovi

Non tutto il mondo del lavoro sindacalizzato si è chinato supino all’arroganza di uno stato che colpevolizza e reprime la sua popolazione, sottraendole sempre maggiori diritti, comprimendo libertà fondamentali. I lavoratori della manutenzione stradale della Campania – Banchi Nuovi di Napoli da tempo hanno manifestato la loro contrarietà all’apatia di un sindacato che non sa più riconoscere la gravità dei provvedimenti adottati dal governo (lockdown, green pass).
Un sindacato, il loro (SiCobas) che, come quasi tutti gli altri (siano confederali o di base), è sempre più parte degli ingranaggi di questa macchina infernale.
Ed è forte la motivazione che muove la loro critica radicale: “Ci concentreremo pertanto sulla gestione della pandemia, non perché riteniamo irrilevanti le altre questioni che attengono lo scontro di classe, ma perché pensiamo che su tale tema sono emerse posizioni molto preoccupanti da parte del sindacato che possono mettere in discussione la propria collocazione nel campo dell’opposizione antagonista al capitalismo“.
Ed hanno altresì molto chiaro come si va delineando il futuro “in cui il diritto a lavorare, ad avere agibilità politica e sindacale, e persino per potere avere relazioni sociali degne di questo nome, (in breve per vivere) sarà concesso solo a chi si sottometterà docilmente ai voleri dello stato e delle sue istituzioni, a chi ne accetterà il controllo rinunciando alla propria libertà

Per una discussione franca e militante in tema di gestione autoritaria della pandemia
dai Lavoratori della manutenzione stradale della Campania – Banchi Nuovi
15 dicembre 2021
Come compagni di Banchi Nuovi abbiamo segnalato in più di un’occasione che la posizione sostenuta dal Si Cobas in relazione alla pandemia ci crea parecchio disagio e ci vede fortemente dissenzienti. Vorremmo approfittare di questa occasione per cercare di aprire un confronto su tale tematica per la centralità che essa riveste nello scontro tra le classi, non solo a scala nazionale, motivare il nostro dissenso dalla linea assunta dal sindacato su questa vicenda e socializzare il nostro punto di vista. Ci concentreremo pertanto sulla gestione della pandemia, non perché riteniamo irrilevanti le altre questioni che attengono lo scontro di classe, ma perché pensiamo che su tale tema sono emerse posizioni molto preoccupanti da parte del sindacato che possono mettere in discussione la propria collocazione nel campo dell’opposizione antagonista al capitalismo. Leggi tutto “Lavoratori campani controcorrente”